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Culture & Cycling Tournament - Finalissima Bartali vs Coppi
GIRONE P

Leggenda del girone: Ottavio Bottecchia. Dopo aver usato la bicicletta nello speciale corpo degli "Esploratori d'assalto" dei bersaglieri (guadagnandosi anche la medaglia di bronzo al valor militare per aver, si dice, catturato da solo un ufficiale austriaco) si fa notare arrivando quinto al Giro d'Italia 1923 a quasi un'ora da Costante Girardengo, correndo però da indipendente. Viene quindi ingaggiato dalla casa francese Automoto con la quale corre il Tour de France 1923 classificandosi secondo dietro all'altrettanto leggendario Henri Pélissier. Il Tour de France 1924 lo consacra campione del ciclismo: è il primo ad aver indossato la maglia gialla dalla prima all'ultima tappa. Nel 1925 si ripete nella corsa francese dominandola nuovamente. La sua morte avviene però nel 1927, in circostanze misteriose, trovato agonizzante lungo una strada in provincia di Udine e dopo quasi due settimane di sofferenza in ospedale.

Fenomeno del girone: Bernard Hinault. Un fuoriclasse completo, forse l'ultimo vero grande campione francese. In carriera ha vinto più di 200 corse ed è l'unico ad aver vinto almeno due volte tutti i GT (5 Tour, 3 Giri, 2 Vuelta) e a questo si aggiungono due secondi posti al Tour e un ritiro prematuro al Tour 1980 quando era avviato verso un'altra vittoria. E' però stato un corridore completo in tutti i campi, capace di vincere molte brevi corse a tappe, il Mondiale, due Liegi-Bastogne-Liegi, due Giri di Lombardia e soprattutto una Parigi-Roubaix battendo due fuoriclasse come Moser e De Vlaeminck nonostante diverse cadute durante la corsa. Si ritirò a 32 anni, quando avrebbe potuto dare ancora qualcosa al ciclismo mondiale.

Divo del girone: Alejandro Valverde. Corridore molto completo, in carriera ha espresso il suo meglio nelle classiche di primavera, vincendo due volte la Liegi-Bastogne-Liegi e una Freccia Vallone oltre a diversi piazzamenti ma ha saputo competere anche nelle corse a tappe, vincendo una Vuelta a Espana e finendo spesso sul podio e piazzandosi per tre volte nella top 10 del Tour de France. Seppur coinvolto nell'Operacion Puerto è stato capace di tornare alle corse, anche se con uno stile troppo attendista (diverso dal Valverde attaccante dei precedenti anni di carriera). Suo tabù è il campionato del mondo, cinque podi senza vittorie, compreso il Mondiale di Firenze 2013 in cui è stato pesantemente criticato per la sua condotta di gara che ha sfavorito il compagno Joaquim Rodriguez.

Controverso del girone: Piotr Ugrumov. E' stato un forte corridore adattissimo alle corse a tappe, ma la sua carriera ad alti livelli è durata solo pochissimi anni. Passò professionista molto tardi, a 28 anni nel 1989. Colse qualche vittoria minore nei primi anni di carriera ma esplose davvero al Giro del 1993, in cui mise seriamente in difficoltà Indurain arrivando secondo nella cronometro di Sestriere e attaccando nella tappa che arrivava al Santuario di Oropa. L'anno successivo vinse due tappe al Tour, tra le quali addirittura una cronometro battendo Indurain e si classificò secondo nella classifica generale alle spalle proprio del navarro. I suoi successi però si fermano praticamente qui: terzo al Giro del 1995 alle spalle di Rominger e del compagno Berzin, poi solo un paio di altri piazzamenti a Giro e Tour.
 
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RE: Culture & Cycling Tournament - Chi sarà il più importante di tutti i tempi? - da Paruzzo - 07-01-2014, 11:24 PM

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