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Il mio secondo Giro d'Italia
#1
Il mio secondo Giro d’Italia, a quasi 6 anni dal primo!

 
Da diversi anni non riuscivo più a tracciare percorsi su La Flamme Rouge. Salvo rare occasioni, normalmente non è disponibile il calcolo del percorso attraverso Open Street Map e ogni nuova traccia si blocca. Di recente, però, mi sono accorto che ogni giorno c’è una fascia oraria (primo pomeriggio) in cui mi permette di disegnare nuovi percorsi e questo ha riaperto la possibilità di utilizzare il sito. Posso preparare quanto eventualmente mi interessa per poi tracciare nell’orario in cui è possibile. Da qui a un secondo Giro d’Italia il passo è stato breve, troppe tappe disegnate male in questi anni, troppi “annacquamenti” delle difficoltà per rendere le tappe meno decisive. Volevo immaginare un Giro davvero tosto per dimostrare che si può fare senza sforare il chilometraggio e senza arrivare ad un dislivello enorme.
Come ho scritto altre volte, Vegni e il suo staff sanno benissimo come si disegna un Giro d’Italia e hanno una conoscenza del territorio che io non ho. Hanno inoltre dei vincoli complessi nel legare le diverse località che si offrono (investendo somme di denaro importanti) come sede di arrivo e/o partenza. Quella che però è visibile, e che mi interessa sottolineare, è la filosofia della corsa che emerge, tesa a mantenere una possibile incertezza fino all’ultima tappa (se non ci sono marziani in gara), e una certa mancanza di onestà intellettuale nel descrivere come difficilissime tappe pensate in realtà per concludersi con un nulla di fatto, con una fuga o una volata. Tipici esempi possono essere le tappe di Potenza e di Cogne del Giro 2022, tapponi con tanto dislivello inutile, presentate in modo roboante e dimostratesi (come avevo considerato prima che si corressero) insulse.

Le mie idee su come debba essere il percorso di un GT sono rimaste le stesse del 2018: un ruolo significativo delle cronometro (diversi chilometri in più rispetto alle tendenze recenti) bilanciato da tappe di montagna molto impegnative, una grande attenzione all’aspetto televisivo (e quindi ai week end), non molte tappe da volata (6 – 7 piuttosto che la decina tipica), nessuna cronosquadre, tappe di media montagna capaci di incidere sulla classifica, il cercare di valorizzare le doti di fondo, nessuna tendenza a disinnescare le difficoltà per rendere la gara incerta il più a lungo possibile, come è modesta prassi sia del Giro che del Tour. Una modulazione delle difficoltà c’è, ovviamente, ma non fino a rendere troppe tappe inutili in vista di una suspense finale che non compenserebbe mai un Giro mal disegnato (e noioso).
In quel primo Giro avevo previsto un inizio “mosso”, diverso dalla prassi prologhi / tappe da volata, e qui mantengo ovviamente questa caratteristica anche “televisiva”, ora fatta propria anche dal Tour e dal Giro. Ho cercato di tener conto delle capacità di ricezione alberghiera delle località di partenza e gli spostamenti non sono rilevanti, non di rado la sede di arrivo lo è anche di partenza. Gli spostamenti maggiori incidono sulle giornate di riposo.

Rispetto al mio primo Giro questo è meglio mirato, privilegiando il tracciato rispetto ad altri fattori (come tematiche di fondo o salite inedite). La ricerca di una certa originalità c’è ma non è essenziale. Ho cercato di verificare l’effettiva percorribilità delle strade e diverse tappe le ho modificate proprio per questo motivo. La tappa dello Zoncolan avrei voluto concluderla sul Crostis ma mi sembra troppo incerta la possibilità di ospitarvi un arrivo del Giro d’Italia (anche se credo che sarebbe fattibile).
È un tracciato in linea con regole e consuetudine per chilometraggio (meno di 3.500 chilometri) e dislivello, 44.000 metri, come tante edizioni della corsa Rosa e decisamente meno dei Giri 2022 e 2023 (intorno a 53.000 / 54.000 metri di dislivello, spesso speso male). Nessuna tappa inferiore ai 150 chilometri, due tappe che superano i 200, entrambe di alta montagna. Non ci sono salite over 2.000 (ad eccezione del Manghen, che li supera appena) per cercare di evitare la calamità delle tappe monche, tagliuzzate malamente tra maltempo e proteste dei corridori. La stessa tappa con il Manghen ammetterebbe facilmente, in caso di maltempo e neve anche a quote così basse, un piano b efficace, riprendendo a Fiera di Primiero il tracciato e mantenendo le caratteristiche complessive della tappa.
Ho cercato di privilegiare salite con pendenze elevate, dove la scia è quasi irrilevante, costringendo maggiormente i vari protagonisti a spendere energie. La chiave è quella delle doti di fondo, che dovrebbero sempre caratterizzare i GT, anche come valore sportivo.
 
Dunque eccoci, a questo link la pagina del mio Giro d’Italia 02. Questo l’elenco delle tappe. Dopo la nona e dopo la quindicesima ci sono ovviamente due giorni di riposo.

[Immagine: Gen01.png]
 
Si parte da Roma e si arriva a Milano. Potrà sembrare una cosa ovvia ma in realtà è accaduto pochissime volte in oltre un secolo. 
Nei prossimi post presenterò via via le singole tappe.
 
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#2
Tappa 01 (sabato)

[Immagine: Giro0201.png]

Come accennato, proposta di una tappa che, pur senza difficoltà molto elevate, possa accendere l'interesse degli appassionati. Si assegna la prima maglia Rosa, difficile ci sia spazio per la fuga. La salita a Montecassino è molto pedalabile, con gli ultimi due chilometri e mezzo leggermente più impegnativi: 

[Immagine: Giro0201s1.png]

Ci dovrebbe essere abbastanza battaglia per avere una prima percezione dei diversi protagonisti. 
Ci sono diverse opzioni per rendere il tracciato ben più impegnativo ma siamo alla prima tappa, mi è sembrato sufficiente questo livello di difficoltà. 


Tappa 02 (domenica)

[Immagine: Giro0202.png]

[Immagine: Giro0202s1.png]

[Immagine: Giro0202s2.png]

Gli arrivi del Giro a Benevento hanno sempre visto tappe da volata, la valorizzazione dell'accoppiata Monte Taburno - Valico di Camposauro credo sia interessante. La discesa da Camposauro non è particolarmente impegnativa, salvo un tratto con sei tornanti. Potrebbe anche arrivare la fuga con corridori già in ritardo nella generale, c'è comunque spazio per attacchi e la corsa dovrebbe essere abbastanza tesa. 

Potreste obiettare che Pogacar vincerebbe sia a Montecassino (alcuni secondi di vantaggio + abbuono) che a Benevento (staccando tutti sul Camposauro) ma non vi ho detto una regola di questo Giro d'Italia: è vietato ai marziani! 
Volendo immaginare dei partecipanti li prenderei dai primi 15 anni di questo secolo, ci metterei tutti gli italiani da generale (Simoni, Ivan Basso, Savoldelli, Nibali, Garzelli, Casagrande, Di Luca, Scarponi, ecc.) e un po' di avversari stranieri come Cadel Evans, Andy Schleck, Contador, Menchov, Rujano, Quintana, ecc. . Bella gara  Ghgh 
 
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#3
Tappa 03 (lunedì)

[Immagine: Giro0203.png]

Tappa da volata. 


Tappa 04 (martedì) 

[Immagine: Giro0204.png]

[Immagine: Giro0204s1.png]

Finale mosso, con un circuito da ripetere 2 volte, e rampa finale al 7%. Tappa da fuga ma anche da finale scoppiettante. 


Tappa 05 (mercoledì)

[Immagine: Giro0205.png]

[Immagine: Giro0205s1.png]

Lo strappo di Chieti - Fieramosca è abbastanza "cattivo". Difficile prevedere l'esito, personalmente mi aspetto una volata da 70 - 80 corridori ma rientrare per molti velocisti non sarà facile. 


 
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#4
Bella la tappa di Vasto, frazioni intermedie che possono influenzare la classifica mancano un po' negli ultimi Giri.
 
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#5
Tappa 06 (giovedì)

[Immagine: Giro0206.png]

Cronometro abbastanza lunga, in cui i passisti possono infliggere distacchi importanti. Le salitelle iniziali hanno pendenze pedalabili, la discesa non è difficile, si tratterà comunque di distribuire bene le forze e di trovare il ritmo dopo le vaziazioni della prima parte. Le prime tappe non dovrebbero aver prodotto grandi distacchi, probabile maglia Rosa per l'uomo di classifica che meglio saprà cavalcare le lancette. 


Tappa 07 (venerdì)

[Immagine: Giro0207.png]

[Immagine: Giro0207s1.png]

[Immagine: Giro0207s2.png]

Tappa per uomini veloci da classiche. Nella seconda parte la corsa potrebbe frammentarsi e qualche uomo di classifica potrebbe lasciare del tempo sul terreno. 


 
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#6
Tappa 08 (sabato)

[Immagine: Giro0208.png]

[Immagine: Giro0208s1.png]

[Immagine: Giro0208s2.png]

[Immagine: Giro0208s3.png]

Questa traccia ha purtroppo un problema: la salita a Monte Nerone da Piobbico non è allo stato percorribile. Si tratta di una strada asfaltata in grave stato di degrado, ormai più adatta alle gravel che alle bici da strada. 
Su è giù per il complesso montuoso Monte Nerone - Monte Catria ho disegnato in questi giorni molte tappe diverse, per tutte si tratterebbe di verificare con gli Enti Locali quali strade possono essere sistemate a sufficienza per il passaggio del Giro. 
Con queste tematiche si è confrontato per il Giro 2009 Angelo Zomegnan, a caccia di belle tappe di montagna sugli Appennini. Ne venne fuori un percorso decisamente arzigogolato (qui quella tappa su La Flamme Rouge), se guardate la planimetria si nota il percorso particolare per salire a Monte Nerone dal versante di Pianello, anche con un breve tratto in cui si ripassa, in senso inverso, su un tratto già percorso. Il tracciato era influenzato anche dagli unici versanti, da Monte Nerone e da Monte Catria, percorribili in discesa, gli stessi su cui passa il percorso che ho proposto per questa tappa. In ricordo di quel Giro è stato eretto un monumento su Monte Nerone. 


[Immagine: b61e92b5bd94477b5056917a080d4cab_L.jpg?t...408_153254]

È molto frequente che per il passaggio del Giro si asfaltino e aggiustino strade. Tra l'altro si tratta di zone molto valorizzabili turisticamente, di una bellezza straordinaria! Insomma,s'ha da fà! 
 
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#7
Bella questa Gibi.
 
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#8
Tappa 09 (domenica)

[Immagine: Giro0209.png]

[Immagine: Giro0209s2.png]

[Immagine: Giro0209s1.png]

Dopo il tappone appenninico una tappa meno esigente ma sicuramente insidiosa. Potrebbe arrivare la fuga, con gli uomini di classifica semplicemente in controllo ma il percorso concede pochi spazi per recuperare, eventuali fatiche dal giorno prima potrebbero costare care. L'arrivo a San Marino è più duro rispetto a quanto visto in altre occasioni, chi sta bene potrebbe sicuramente provare qualcosa. 


Riposo (lunedì)


Tappa 10 (martedì)

[Immagine: Giro0210.png]

La magnificenza di un biliardo perfetto, di una simmetria ininterrotta. Spazio per ammirare Padova e Venezia, fino ai cantieri di Monfalcone. 


 
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#9
Tappa 11  (mercoledì)

[Immagine: Giro0211.png]

[Immagine: Giro0211s.png]




Unipuerto che più unipuerto non si può! Che arrivi la fuga o meno, difficile che non ci sia battaglia tra i big. Salita inedita per il Giro. Sarebbe ovviamente necessario verificare con dei sopralluoghi ma credo che sarebbe fattibile, sede stradale discreta e spazi in cima modesti ma, credo, sufficienti. 

[Immagine: Giro0211a.jpg]

[Immagine: Giro0211b.jpg]
 
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#10
Bella la tappa di San Marino.
Interessante anche la salita di Femene.
 
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#11
Con calma me lo leggo, bel lavoro però  Ave

In futuro potresti collaborare con i comitati regionali, se vuoi io mi occupo delle tappe friulane (alla Cainero)  Asd
 
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#12
Ci vuole tempo ma è una cosa che mi piace e mi rilassa. La Flamme Rouge offre uno strumento eccezionale con "la mappa delle salite" (si accede dalla schermata principale dell'editor), con cui è facile visualizzare le salite dell'area che ti interessa e decidere in che modo vuoi conformare quel percorso. Altro tempo poi per visualizzare quelle strade con lo Street View di Google Maps, possono esserci strade impraticabili e ovviamente nulla può sostituire l'andare di persona. 
Quello che conta, alla fine, è la filosofia della gara che proponi. Nulla di serio, poi, solo esercizi da poltroncina e tastiera, grazie alla magia di internet. 
 
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#13
Tappa 12  (giovedì)

[Immagine: Giro0212.png]

[Immagine: Giro0212s1.png]

[Immagine: Giro0212s2.png]


Altra tappa di media montagna di difficile interpretazione, che dovrebbe risultare abbastanza spettacolare tra la lotta per la vittoria degli eventuali uomini in fuga e il possibile rientro del gruppo dei migliori, comunque costretti a correre con grande impegno. 


Tappa 13  (venerdì)

[Immagine: Giro0213.png]


Tappa breve e da volata, adatta per prepararsi al tremendo terzo week end. Tanto spazio alla bellezza del Lago di Garda. Lo strappo di Nago ha rampe velenose ma la fame di vittorie dei velocisti dovrebbe poterlo divorare. 



La pagina di riepilogo di questo Giro
 
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#14
Tappa 14  (sabato)

[Immagine: Giro0214.png]

[Immagine: Giro0214s1.png]

[Immagine: Giro0214s2.png]

[Immagine: Giro0214s3.png]

La tappa regina, over 200 e nell'ordine dei 6.000 mt. di dislivello! Salite note (a parte il Rifugio Caltena, con strada stretta e da sistemare ma che mi sembra percorribile) disposte in modo meno usuale, con il bel passo Duran come momento nevralgico della corsa. Passo Cibiana offre spazi che mi sembrano sufficienti per un arrivo ma, nel caso, non è difficile allungare fino a Cibiana di Cadore. Tante fasi di pendenze in doppia cifra! I cucchiaini per la raccolta dei corridori meno dotati di fondo verrebbero forniti dall'organizzazione! 
Traccia che, devo essere sincero, mi piace molto (come già detto, ogni scarrafone...). 
 
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#15
Tappa 15 (domenica)

[Immagine: Giro0215.png]

[Immagine: Giro0215s1.png]

Nulla di innovativo ma un GT è fatto anche di appuntamenti classici (cfr. Tour de France), qui lo Zoncolan ci sta benissimo. Dopo una tappa difficilissima come quella del sabato c'è il rischio di un armistizio ma lo Zoncolan non lo permetterebbe! 
Avevo l'idea di una tappa che si concludesse sul Crostis ma troppo forte il dubbio che sia possibile organizzarvi un arrivo. Se volete dare una occhiata questa una traccia possibile, (abbastanza tremenda, nel caso la tappa precedente dovrebbe essere meno difficile di quella qui proposta). 


Riposo (lunedì)


 
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#16
Tappa 16  (martedì)

[Immagine: Giro0216.png]

Dopo il riposo, una tappa da fuga, in cui non è chiaro se le squadre dei velocisti proverebbero a ricucire. Salite molto pedalabili e spazio per rientrare, con uno strappo (si scollina a 9 km. dal traguardo) che propone nel finale un chilometro al 8%, forse recuperabile in vista di una volata da 60 / 80 corridori. 



Tappa 17  (mercoledì)

[Immagine: Giro0217.png]

Troppo belle le Cinque Terre per non tornarci, cronometro alla mano! Un'altra perla delle creazioni di Zomegnan, qui ovviamente rivisitata con un percorso diverso. Si viene da un week end difficilissimo e da un Giro esigente, serbatoi ormai vicini alla riserva, in questa crono, mossa e con strade spesso strette, possono volare i minuti. 



Tappa 18  (giovedì)

[Immagine: Giro0218.png]

Niente Superga, nessuno "zampellotto", stavolta i velocisti li lasciamo sprintare in pace! 
 
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#17
Dopo 3 tappe così mi aspetto tappe da Zomegnan alla fine ahahah
 
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#18
Tappa 19  (venerdì)

[Immagine: Giro0219.png]

[Immagine: Giro0219s1.png]



Si va in Valle d'Aosta per la conclusione di questo Giro. Antipasto "succoso", forse l'unica tappa in cui le discese hanno un ruolo di rilievo (cosa voluta, per limitare le circostanze di cadute pericolose). Il tappone del giorno dopo potrebbe indurre alla prudenza ma lo spazio per attaccare non manca. 



 
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#19
Tappa 20  (sabato)

[Immagine: Giro0220.png]

[Immagine: Giro0220s1.png]

[Immagine: Giro0220s2.png]

[Immagine: Giro0220s3.png]



Tante montagne e un pizzico di strada a valle per collegarle, su e giù per la Valle d'Aosta, con 5.600 metri di dislivello. Il San Carlo è una delle salite più difficili, perché allora non farlo due volte! È anche un bonus per gli appassionati, due passaggi dei corridori e una magnifica grigliata a bordo strada: 
"Ma sai che la faccia della Maglia Rosa non mi è piaciuta, mi sa che al prossimo passaggio lo vediamo in crisi..."
"È tutto il Giro che dico che quello mi scoppia alle ultime tappe!" 
"Non ho visto passare né Pogacar né Vingegaard, comunque." 
"Perché non partecipano."
"Ah, ecco! Passami la senape allora!" 
 
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#20
Tappa 21  (domenica)

[Immagine: Giro0221.png]


Passerella finale e volata in Corso Sempione! 
Giro concluso, penso che scorrendo rapidamente il topic sia facile farsi una idea complessiva. Ogni impressione / considerazione sarà graditissima. 



 
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