29-04-2013, 12:13 PM
Astana : Vincenzo Nibali, Janez Brajkovic, Fredrik Kessiakoff, Paolo Tiralongo, Tanel Kangert, Valerio Agnoli, Alessandro Vanotti, Fabio Aru e Dmitriy Gruzdev.
Sky : Bradley Wiggins, Dario Cataldo, Sergio Henao, Christian Knees, Danny Pate, Salvatore Puccio, Kanstantsin Siutsou, Rigoberto Urán e Xavier Zandio.
Le Punte
Bradley Wiggins : il metodo, la programmazione, la solidità fisica e mentale. Quando fissa un obiettivo difficilmente sbaglia, ma quest'anno è ancora a quota zero vittorie, e al Trentino, nonostante abbia dato ottimi segnali, la sorte gli ha giocato un brutto scherzo. Ha la crono dalla sua, e in salita pare più forte che mai.
Vincenzo Nibali : genio e sregolatezza, con la sua caparbietà è riuscito a minare gli equilibri della Sky nella tappa dei muri fermani alla Tirreno, facendo tracollare una squadra parsa inattaccabile in più di un occasione. Ma è al Giro del Trentino che ha dato i segnali migliori, frizzante e concreto sulle asperità che sanciscono difatto l'antipasto del Giro. Il coraggio non gli manca, ha lavorato sodo a crono, ed in salita pare non essere secondo a nessuno, il jolly la sua abilità da discesista.
I grimpeurs
Tutta colombiana la coppia che costituirà l'avanguardia del britannico nelle fasi decisive della corsa quando la strada s'inerpicherà. Non stiamo parlando di due gregari qualsiasi, i due giovani escarbajos ricoprirebbero infatti il gradi di capitano per molte delle squadre facenti parte del circuito World Tour. L'uno, Sergio Henao, arriva all'appuntamento Rosa forte di un inizio di stagione straripante condito dal podio alla Freccia e al Paesi Baschi, oltre che successi parziali ottenuti su traguardi come La Lejana, nonchè una prestazione sontuosa alla Tirreno concluso in 12ª piazza in veste di gregario. Più in sordina l'avvicinamento di Rigoberto Uran, maglia Bianca al Giro dello scorso anno, che comunque ha lanciato bei segnali alla Doyenne, somma più esperienza del connazionale e a detta di molti potrebbe risultare la sorpresa di questa novantaseiesima edizione del Giro. Chiude Xabier Zandio che apporterà come di consueto esperienza e sarà importante nelle fasi intermedie nelle tappe più dure
Nomi sicuramente meno altisonanti rispetto ai rivali inglesi, ma sicuramente concreti e pronti al sacrificio come dimostrato recentemente al Trentino : lo scafato Paolo Tiralongo, artefice dell'azione decisiva a Sega di Ala, che dopo aver fatte sue ben due tappe nelle ultime due edizioni, sacrificherà tutta la sua esperienza alla causa del siciliano. Fabio Aru potrebbe risultare importante nelle ascese più impegnative, anche se è giovane ha già dato prova di se in più di un occasione, un giorno sarà li a giocarsela la Rosa, farà esperienza senza grosse pressioni ma potrebbe risultare l'arma in più per i kazaki. Il fidato Valerio Agnoli sarà l'uomo di fiducia che avrà il compito di pilotare il capitano nella miglior posizione ad imbocco salita, per poi andare ad effettuare la prima scrematura.
I passisti-scalatori
È sicuramente questa la specialità dei britannici anche se al via a Napoli non ci sarà, su tutti, il sin qui scoppiettante Richie Porte. A fare gli onori di casa invece Dario Cataldo, approdato in Sky solo quest'anno, ma che ha già dimostrato alla Tirreno di esser entrato bene nei meccanismi; oltre che in salita, nemmeno un anno fa domava le pendenze impossibili del Cuitu Negro, potrà risultare davvero importante nelle cosidette tappe da imboscata. In forma eccellente Kanstantin Siutsou che, vincitore a Vetriolo Terme, ha mostrato un passo che resterà nelle gambe a molti, saranno loro due a condurre il ritmo caratteristico della Sky.
Rispecchiano meno la veste di gregari ma il loro apporto sarà importante per lo Squalo, ai nastri di partenza due grandi nomi : Frederik Kessiakoff e Janez Brajkovic. Lo svedese, sta segnando una crescita continua, gli ex-biker si sa hanno lasciato recentemente più di un impronta nei Grandi Giri, chissà che oltre ad avere la crono di Saltara nel mirino non possà risultare realmente importante per Nibali. Anche lo sloveno è uomo poco avvezzo al gregariato, ma credo che il suo apporto non verrà meno, anche se l'incognita è il rendimento, ritroverà la forma di un tempo?
I passisti
Non meno importanti risulteranno i passistoni, la Sky potrà contare su Christian Knees, presente anche al Tour 2012, che dall'alto del suo metro e novantaquattro sarà la chioccia perfetta per Wiggo nelle prime frazioni. Attesi ad un grande lavoro l'esperto Danny Pate, ed il nostro giovane Salvatore Puccio, atteso grande protagonista al Nord negli anni avvenire.
L'Astana disporrà del più fidato trai gregari del messinese, Alessandro Vanotti, che sa come si vince un Giro, nonché di Tanel Kangert, estone vincitore di una tappa al Giro di Svizzera lo scorso anno, e l'unico kazako dei nove che comporranno l'organico del Giro, Dmitriy Gruzdev.
In conclusione
...una sfida che si preannuncia escandescente, come da titolo, la scienza contro il coraggio, la Sky è più oleata nei meccanismoi, ognuno ha chiaro il suo compito, e l'ha già svolto in più di un occasione, l'armata britannica è un'orchestra perfetta e pare inattaccabile. Pare appunto, proprio Nibali è riuscita a farla saltare, non ci troveremo di fronte ad un percorso come quello del Tour dello scorso anno, che proponeva davvero pochissimi spunti, anzi nessuno : ciò che è certo è che assisteremo ad uno scontro tra titani, su uno sfondo totalmente diverso, e con molti più corridori pronti a fare il gioco di Nibali, tra meno di un mese avremo le nostre risposte, Nibali o Wiggins, Sky o Astana? Ma occhio a non sottovalutare gli altri, uno su tutti : Ryder Hesjedal, più tirato e deciso che mai, riuscirà a ripetersi, magari sfruttando il marcamento tra Nibali e Wiggins? Ci divertiremo
Sky : Bradley Wiggins, Dario Cataldo, Sergio Henao, Christian Knees, Danny Pate, Salvatore Puccio, Kanstantsin Siutsou, Rigoberto Urán e Xavier Zandio.
Le Punte
Bradley Wiggins : il metodo, la programmazione, la solidità fisica e mentale. Quando fissa un obiettivo difficilmente sbaglia, ma quest'anno è ancora a quota zero vittorie, e al Trentino, nonostante abbia dato ottimi segnali, la sorte gli ha giocato un brutto scherzo. Ha la crono dalla sua, e in salita pare più forte che mai.
Vincenzo Nibali : genio e sregolatezza, con la sua caparbietà è riuscito a minare gli equilibri della Sky nella tappa dei muri fermani alla Tirreno, facendo tracollare una squadra parsa inattaccabile in più di un occasione. Ma è al Giro del Trentino che ha dato i segnali migliori, frizzante e concreto sulle asperità che sanciscono difatto l'antipasto del Giro. Il coraggio non gli manca, ha lavorato sodo a crono, ed in salita pare non essere secondo a nessuno, il jolly la sua abilità da discesista.
I grimpeurs
Tutta colombiana la coppia che costituirà l'avanguardia del britannico nelle fasi decisive della corsa quando la strada s'inerpicherà. Non stiamo parlando di due gregari qualsiasi, i due giovani escarbajos ricoprirebbero infatti il gradi di capitano per molte delle squadre facenti parte del circuito World Tour. L'uno, Sergio Henao, arriva all'appuntamento Rosa forte di un inizio di stagione straripante condito dal podio alla Freccia e al Paesi Baschi, oltre che successi parziali ottenuti su traguardi come La Lejana, nonchè una prestazione sontuosa alla Tirreno concluso in 12ª piazza in veste di gregario. Più in sordina l'avvicinamento di Rigoberto Uran, maglia Bianca al Giro dello scorso anno, che comunque ha lanciato bei segnali alla Doyenne, somma più esperienza del connazionale e a detta di molti potrebbe risultare la sorpresa di questa novantaseiesima edizione del Giro. Chiude Xabier Zandio che apporterà come di consueto esperienza e sarà importante nelle fasi intermedie nelle tappe più dure
Nomi sicuramente meno altisonanti rispetto ai rivali inglesi, ma sicuramente concreti e pronti al sacrificio come dimostrato recentemente al Trentino : lo scafato Paolo Tiralongo, artefice dell'azione decisiva a Sega di Ala, che dopo aver fatte sue ben due tappe nelle ultime due edizioni, sacrificherà tutta la sua esperienza alla causa del siciliano. Fabio Aru potrebbe risultare importante nelle ascese più impegnative, anche se è giovane ha già dato prova di se in più di un occasione, un giorno sarà li a giocarsela la Rosa, farà esperienza senza grosse pressioni ma potrebbe risultare l'arma in più per i kazaki. Il fidato Valerio Agnoli sarà l'uomo di fiducia che avrà il compito di pilotare il capitano nella miglior posizione ad imbocco salita, per poi andare ad effettuare la prima scrematura.
I passisti-scalatori
È sicuramente questa la specialità dei britannici anche se al via a Napoli non ci sarà, su tutti, il sin qui scoppiettante Richie Porte. A fare gli onori di casa invece Dario Cataldo, approdato in Sky solo quest'anno, ma che ha già dimostrato alla Tirreno di esser entrato bene nei meccanismi; oltre che in salita, nemmeno un anno fa domava le pendenze impossibili del Cuitu Negro, potrà risultare davvero importante nelle cosidette tappe da imboscata. In forma eccellente Kanstantin Siutsou che, vincitore a Vetriolo Terme, ha mostrato un passo che resterà nelle gambe a molti, saranno loro due a condurre il ritmo caratteristico della Sky.
Rispecchiano meno la veste di gregari ma il loro apporto sarà importante per lo Squalo, ai nastri di partenza due grandi nomi : Frederik Kessiakoff e Janez Brajkovic. Lo svedese, sta segnando una crescita continua, gli ex-biker si sa hanno lasciato recentemente più di un impronta nei Grandi Giri, chissà che oltre ad avere la crono di Saltara nel mirino non possà risultare realmente importante per Nibali. Anche lo sloveno è uomo poco avvezzo al gregariato, ma credo che il suo apporto non verrà meno, anche se l'incognita è il rendimento, ritroverà la forma di un tempo?
I passisti
Non meno importanti risulteranno i passistoni, la Sky potrà contare su Christian Knees, presente anche al Tour 2012, che dall'alto del suo metro e novantaquattro sarà la chioccia perfetta per Wiggo nelle prime frazioni. Attesi ad un grande lavoro l'esperto Danny Pate, ed il nostro giovane Salvatore Puccio, atteso grande protagonista al Nord negli anni avvenire.
L'Astana disporrà del più fidato trai gregari del messinese, Alessandro Vanotti, che sa come si vince un Giro, nonché di Tanel Kangert, estone vincitore di una tappa al Giro di Svizzera lo scorso anno, e l'unico kazako dei nove che comporranno l'organico del Giro, Dmitriy Gruzdev.
In conclusione
...una sfida che si preannuncia escandescente, come da titolo, la scienza contro il coraggio, la Sky è più oleata nei meccanismoi, ognuno ha chiaro il suo compito, e l'ha già svolto in più di un occasione, l'armata britannica è un'orchestra perfetta e pare inattaccabile. Pare appunto, proprio Nibali è riuscita a farla saltare, non ci troveremo di fronte ad un percorso come quello del Tour dello scorso anno, che proponeva davvero pochissimi spunti, anzi nessuno : ciò che è certo è che assisteremo ad uno scontro tra titani, su uno sfondo totalmente diverso, e con molti più corridori pronti a fare il gioco di Nibali, tra meno di un mese avremo le nostre risposte, Nibali o Wiggins, Sky o Astana? Ma occhio a non sottovalutare gli altri, uno su tutti : Ryder Hesjedal, più tirato e deciso che mai, riuscirà a ripetersi, magari sfruttando il marcamento tra Nibali e Wiggins? Ci divertiremo
~Danilo