Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Chiude la Zalf
#1
Ciclismo italiano strafinito, se non fosse chiaro.
 
Rispondi


[+] A 2 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#2
Boia. Da quanti anni erano sulla scena?
 
Rispondi
#3
(05-09-2024, 12:50 PM)Onizuka999 Ha scritto: Boia. Da quanti anni erano sulla scena?

Dal 1982, 43 stagioni.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Jussi Veikkanen
#4
C'è gente che sta ancora qua a parlare della mitologica World Tour italiana.

Nel mentre la squadra dilettantistica di riferimento degli ultimi millemila anni chiude perché non c'è più un baccino da cui attingere e i pochi italiani un minimo dignitosi preferiscono andare a correre nella Jumbo Devo anziché rimanere qua.
 
Rispondi
#5
Veramente una bruttissima notizia ieri.....ma si il ciclismo italiano è ormai morto.
Se non si lavora a livello federale veramente finiamo molto molto male
 
Rispondi
#6
(05-09-2024, 03:25 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: C'è gente che sta ancora qua a parlare della mitologica World Tour italiana.

Nel mentre la squadra dilettantistica di riferimento degli ultimi millemila anni chiude perché non c'è più un baccino da cui attingere e i pochi italiani un minimo dignitosi preferiscono andare a correre nella Jumbo Devo anziché rimanere qua.

E ma giustamente, fossi uno Juniores con qualità farei carte false per passare in un Devo. Hai accesso ai migliori tecnici, materiale top, stipendio (immagino) buono, e ti capita di correre anche gare al piano superiore magari lavorando per WVA.

Il problema è che non possono esserci 30 devo, e se sei fuori da quel giro hai possibilità prossime allo 0 di passare. Le motivazioni sono tante, sempre meno corridori, sempre meno soldi, e diventa un cane che si morde la coda. 

L'unica sarebbe creare un sistema simile a quello francese, ma non vedo come ci si possa arrivare.
 
Rispondi
#7
E alla fine della fiera nessuno dei fuoriclasse viene fuori dalle devo.
 
Rispondi
#8
Per un ragazzo di 19 anni con talento è fondamentale andare in uva Devo,ma se non sei veramente forte meglio andare in una squadra più piccola e crescere con più calma.
Il problema che le squadre più piccole stanno saltando e se adesso togliamo la Colpack e Bottoli non abbiamo praticamente più nulla a livello italiano.
Ripeto se continua cosi il ciclismo italiano è morto
 
Rispondi
#9
(07-09-2024, 01:22 PM)jan80 Ha scritto: Per un ragazzo di 19 anni con talento è fondamentale andare in uva Devo,ma se non sei veramente forte meglio andare in una squadra più piccola e crescere con più calma.
Il problema che le squadre più piccole stanno saltando e se adesso togliamo la Colpack e Bottoli non abbiamo praticamente più nulla a livello italiano.
Ripeto se continua cosi il ciclismo italiano è morto

Io la penso al contrario. Se sei veramente forte passi in ogni caso, se invece sei un buon corridore, se non sei in una Devo è quasi impossibile passare ormai. Anche perché ormai non hai più tempo di crescere, se a 22/23 anni non hai raccolto molto sei quasi obbligato a smettere.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Jussi Veikkanen
#10
(05-09-2024, 03:25 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: C'è gente che sta ancora qua a parlare della mitologica World Tour italiana.

Nel mentre la squadra dilettantistica di riferimento degli ultimi millemila anni chiude perché non c'è più un baccino da cui attingere e i pochi italiani un minimo dignitosi preferiscono andare a correre nella Jumbo Devo anziché rimanere qua.

Ma era inevitabile 
Un sistema completamente sbagliato
La prossima tappa son gli juniores
Entro 5 anni
 
Rispondi
#11
(06-09-2024, 08:24 AM)Jussi Veikkanen Ha scritto:
(05-09-2024, 03:25 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: C'è gente che sta ancora qua a parlare della mitologica World Tour italiana.

Nel mentre la squadra dilettantistica di riferimento degli ultimi millemila anni chiude perché non c'è più un baccino da cui attingere e i pochi italiani un minimo dignitosi preferiscono andare a correre nella Jumbo Devo anziché rimanere qua.

E ma giustamente, fossi uno Juniores con qualità farei carte false per passare in un Devo. Hai accesso ai migliori tecnici, materiale top, stipendio (immagino) buono, e ti capita di correre anche gare al piano superiore magari lavorando per WVA.

Il problema è che non possono esserci 30 devo, e se sei fuori da quel giro hai possibilità prossime allo 0 di passare. Le motivazioni sono tante, sempre meno corridori, sempre meno soldi, e diventa un cane che si morde la coda. 

L'unica sarebbe creare un sistema simile a quello francese, ma non vedo come ci si possa arrivare.

Si, purtroppo le Devo stanno distruggendo ancora di più il mondo dilettantistico tolta la Francia, e non solo in Italia.

Perchè tutti vanno là. Basta vedere all'Avenir, primo non pro/Devo Pescador (ma come praticamente tutti i colombiani corre ancora in Colombia) e poi si deve uscire dalla top10, con Lucas Lopes e Greenwood (che non mi pare scarso tra l'altro). Che infatti chissà se riusciranno a passare o avere una possibilità.

Anche perchè come dici tu, quelli nelle Devo sono professionisti al 100% per come vengono seguiti e tutto. Uno non Devo deve fare ancora più fatica a raggiungere certi risultati e certa visibilità per passare, anche per questo motivo, parte più "indietro".
Almeno in Francia riescono ancora a farsi un po' vedere. Però poi si trovano ad andare in Cofidis (vedi Mahoudo Triste  e ora Izqueirdo, che per me non sono male, soprattutto il primo, aveva fatto vedere tante belle cose l'anno scorso, quest'anno però va addirittura di meno...)
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di cigolains
#12
Tra l'altro mentre stavo scrivendo su Magnier di là, mi è venuto in mente che proviene dalla Trinity, altra squadra continental che sta avendo problemi ed è incerta se continuare l'anno prossimo.
 
Rispondi
#13
(07-09-2024, 03:18 PM)Jussi Veikkanen Ha scritto:
(07-09-2024, 01:22 PM)jan80 Ha scritto: Per un ragazzo di 19 anni con talento è fondamentale andare in uva Devo,ma se non sei veramente forte meglio andare in una squadra più piccola e crescere con più calma.
Il problema che le squadre più piccole stanno saltando e se adesso togliamo la Colpack e Bottoli non abbiamo praticamente più nulla a livello italiano.
Ripeto se continua cosi il ciclismo italiano è morto

Io la penso al contrario. Se sei veramente forte passi in ogni caso, se invece sei un buon corridore, se non sei in una Devo è quasi impossibile passare ormai. Anche perché ormai non hai più tempo di crescere, se a 22/23 anni non hai raccolto molto sei quasi obbligato a smettere.

Se sei solo un buon corridore in una Devo non passerai mai,visto che ne passano max 2 o 3 ogni anno in prima squadra.....ripeto a senso solo se sei veramente forte,altrimenti meglio andare in una squadra più piccola e nel caso crescere con calma se comunque si hanno buoni numeri
 
Rispondi
#14
Prendo a caso la DSM devo del 2022..di 16 corridori sono già passati in 10 ( e qualcun altro potrebbe passare), Visma 2021 10 su 16. Poi ovviamente non tutti gli anni sono così, ma è innegabile che hai una corsia preferenziale. Magari non sei un fenomeno ma solo un onesto mestierante, però sei un ottimo uomo squadra che sa mettersi al servizio, ti notano e passi. 

Limitandosi a vedere i risultati, uno come Patrik Eddy* se avesse corso nella General Store sarebbe passato comunque?
Invece correndo nella Devo lo hanno promosso, probabilmente vedendo qualcosa in lui (numeri in laboratorio, simpatia, professionalità? ... ) che se non avesse corso da altre parte difficilmente avrebbero notato. 



*Ho preso un nome a caso, nulla contro di lui
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Jussi Veikkanen
#15
Per Mattio e Belletta non mi è parsa una super scelta andare alla Jumbo Devo.
 
Rispondi
#16
Il problema comunque che adesso il ciclismo under23 in Italia sta morendo e mentre 2 o 3 anni fa aveva pure senso stare in Italia,oggi credo sia fondamentale andare in un Devo.
Perchè dal 2025 io la vedo ancora più nera per tante gare in calendario e se pensiamo a quante ne avevamo 10 o 15 anni fa,si capisce che siamo morti
 
Rispondi
#17
Sul sistema bisognava intervenire 20 anni fa.

Ora siamo estremamente fuori tempo massimo e la roba bella è che, fuori da questo forum, si fa ancora finta di pomi.

C'è ancora gente che va cianciando della mitologica World Tour italiana.......

Come dice giustamente Fabio: tempo 5 anni e toccherà agli junior.
 
Rispondi


[+] A 2 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#18
Già Junior sono in netto calo e stanno chiudendo squadre gloriose.
Alla fine anche da junior abbiamo 3 o 4 squadre faro e il resto veramente di scarso livello.
Una squadra WT italiana non serve a nulla,serve una politica seria sui giovani,da eserdienti fino ad under23,dove se non bastano i soldi di sponsor bisognerebbe che mettesse mano lo sport italiano,ma purtroppo i soldi vengono investi in armi e non sport
 
Rispondi
#19
Tra tutti gli ambiti in cui si potrebbero investire i soldi pubblici, finanziare la carriera di Tiberi e Baroncini è proprio il mio preferito.
 
Rispondi
#20
Anche lo sport è economia.......se poi vogliamo avere occhio chiusi a livello commerciale non facciamo più nulla.
Ovvio che sanità ed istruzione vengono per primi,ma bisogna guardare anche al resto
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 6 Ospite(i)