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Parliamo di... Atletica!
36"84 !!! La Jamaica vive nel futuro. Altro che TGV... Sisi

Bolt : 6 ori PUNTO

E gli USA con 37"04 fanno un tempo spaziale. Il problema è che la Jamaica vive nel futuro...
 
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Bolt voleva portarsi a casa il testimone
 
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"I need it for myself" fossi stato il giudice non scrivo come gli avrei risposto :D
 
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squalificato il canada, che peccato. Trinidad e Tobago di bronzo
 
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Squalifica per il Canada! Bronzo a Trinidad & Tobago! Ci saranno forse ricorsi ma intanto Trinidad vince ancora una medaglia (tra l'altro Bledman zoppica :o )

Credo sia invasione di corsia per il terzo frazionista canadese
sì, lo fa vedere ora la rai, ho battuto Bragagna e Tilli ! Rockeggio
e dopo questa prodezza finale mi congedo, a stanotte o più probabilmente domani per il riepigolo, bye bye
 
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Riepigolo nona giornata

marcia 50km: il russo Sergey Kirdyapkin dopo il mondiale 2005 e quello 2009 si aggiudica anche l'oro olimpico 2012 battendo il record olimpico di Schwazer a Pechino, l'argento è dell'australiano Jared Tallent sul cinese Si Tianfeng

marcia 20km donne: Olga Kaniskina conduce quasi tutta la gara in testa, ma nel finale si riporta sotto la giovane Elena Lashmanova che negli ultimi metri va via da sola, è medaglia d'oro e nuovo record del mondo per la ventenne russa, il bronzo è della cinese Qieyang Shenjie, ancora Cina e Russia nelle posizioni di rincalzo con Liu Hong, Anisya Kirdyapkina (moglie del campione della 50km) e Lu Xiuzhi, prima delle "umane" Elisa Rigaudo settima non lontana dal personale, personale centrato da Eleonora Anna Giorgi quattordicesima.

5000 uomini: quarto oro nell'atletica per la Gran Bretagna, dopo il tris Ennis-Rutherford-Farah della seconda giornata è ancora il mezzofondista di origine somala che centra quindi la doppietta 5000-10000, prova lo sprint lungo il keniano Longosiwa ma Farah alla corda non si lascia superare e tiene la testa per un 400 finale irresistibile, l'allungo poi agli ultimi 150 metri è fatale per il keniano che viene superato anche dall'etiopico Gebremeskel, sfortunato Bernard Lagat che subisce una tacchettata e deve ritardare il suo proverbiale rush finale fermandosi al quarto posto.

800 donne: Alysia Montano fa il ritmo al primo giro, ne vien fuori una gara molto veloce nella quale dopo il decisamente prematuro tentativo di break ai -300 di Pam Jelimo arriva lo strappo decisivo all'ultima curva di Mariya Savinova, si fa 600metri in coda Caster Semeniya che poi nel rettilineo finale fa partire uno sprint che Bolt le fa un baffo a tortiglione ma è troppo tardi e la rimonta si concretizza solo fino al secondo posto; Jelimo intanto è superata anche da Ekaterina Poistogova che va a prendersi la medaglia di bronzo, certo gli 800 non sono i 3000 siepi e non so se sarebbe stata in grado di superare Savinova però la sudafricana deve certamente rivedere qualcosa nella tattica di corsa

giavellotto uomini: la maggiore sorpresa della serata e di tutta la rassegna olimpica arriva manco a dirlo dal lancio del giavellotto, il trinidadiano (pare si dica così) Keshorn Walcott dopo il mondiale junior si regala a soli diciannove anni il ben più prestigioso oro olimpico, primo lancio a 83.51 e secondo a 84.58, record nazionale migliorato complessivamente di 1.75m e primo posto assicurato per soli 7cm sull'ucraino Oleksandr Pyatnytsya, il bronzo va al meno atteso dei finlandesi Antti Ruuskanen, mentre il favoritissimo Vitezslav Vesely è solo quarto davanti a Pitkämäki e Thorkildsen, niente tris quindi per il norvegese e niente doppietta per la Repubblica Ceca.

alto donne: quarto oro di giornata per la Russia, è il turno di Anna Chicherova che con 2.05 si dimostra di gran lunga la più forte, assenti per infortunio Blanka Vlasic e Antonietta Di Martino (ma la salernitana non avrebbe avuto grandi possibilità con queste misure) la maggiore avversaria era Chaunté Lowe ma la simpatica americana sbaglia tre volte a due metri e termina sesta, stesso esito per la campionessa uscente Hellebaut quinta alla fine, sul podio ci vanno Brigetta Barrett e Svetlana Shkolina entrambe col personale a 2.03, quarta Ruth Beitia a 2m

4x400 donne: terzo oro in questa edizione dei giochi per Allyson Felix e secondo per Sanya Richards, la vittoria è ovviamente degli Stati Uniti in 3:16.87, quinto tempo di sempre e il migliore dal 1993 ad oggi, ancora una medaglia per la Russia (ottava di giornata) seconda davanti alle giamaicane

4x100 uomini: si finisce col quarto record del mondo di queste olimpiadi, 36.84 per la Giamaica di Nesta Carter, Michael Frater, Yohan Blake e Usain Bolt (al sesto oro olimpico in due partecipazioni), gli Stati Uniti più forti di sempre non possono far più che l'argento (37.04 pareggia il precedente primato mondiale), bronzo a Trinidad & Tobago dopo la squalifica per invasione di corsia di un Canada già festante.

Si chiude con la maratona ormai in dirittura d'arrivo e poi calerà il sipario su una grande edizione dei Giochi Olimpici, con il record mondiale di Rudisha, delle due 4x100, i tre ori di Bolt e di Felix, la doppietta di Farah, il ritorno di Tirunesh Dibaba e di Felix Sanchez, le sconfitte di Adams, Storl, Isinbayeva, dei grandi del giavellotto, tanti giovanissimi protagonisti come i quattrocentisti, gli ottocentisti, Walcott nel giavellotto, qualche risultato "strano" soprattutto nei due 1500, e per l'Italia il bronzo di Fabrizio Donato nel salto triplo con Daniele Greco che avrà modo di togliersi soddisfazioni negli anni prossimi, e applausi a tutti gli azzurri che anche senza la possibilità di competere con i migliori hanno dato comunque il massimo.
 
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Top 20 Performances of the 2012 Olympic Games in London

Name  Nat. Event                      Pos. Result           Performance Score
Men          
Jamaica  JAM  4x100m  1.  36.84  1641
Usain Bolt  JAM  100m  1.  9.63 (+1.5)  1628
Usain Bolt  JAM  200m  1.  19.32 (+0.4)  1627
David Rudisha  KEN  800m  1.  1:40.91  1616
Aries Merritt  USA  110m Hurdles  1.  12.92 (-0.3)  1569
Yohan Blake  JAM  200m  2.  19.44 (+0.2)  1568
United States  USA  4x100m  2.  37.04  1565
Kirani James  GRN  400m  1.  43.94  1548
Sergey Kirdyapkin  RUS  50km RW  1.  3:35:59  1548
Renaud Lavillenie  FRA  Pole Vault  1.  5.97  1547
Yohan Blake  JAM  100m  2.  9.75 (+1.5)  1545
Ashton Eaton  USA  Decathlon  1.  8869  1543
Christian Taylor  USA  Triple Jump  1.  17.81 (+0.6)  1541
Félix Sanchez  DOM  400m Hurdles  1.  47.63  1541
Ivan Ukhov  RUS  High Jump  1.  2.38  1541
Bahamas  BAH  4x400m  1.  2:56.72  1536
Tomasz Majewski  POL  Shot Put  1.  21.89  1534
Nijel Amos  BOT  800m  2.  1:41.73  1530
Ding Chen  CHN  20km RW  1.  1:18:46  1522
Robert Harting  GER  Discus Throw  1.  68.27  1507
           
Women          
United States  USA  4x100m  1.  40.82  1604
Jessica Ennis  GBR  Heptathlon  1.  6955  1583
Anna Chicherova  RUS  High Jump  1.  2.05  1552
United States  USA  4x400m  1.  3:16.87  1552
Yelena Lashmanova  RUS  20km RW  1.  1:25:02  1546
Natalya Antyukh  RUS  400m Hurdles  1.  52.70  1546
Allyson Felix  USA  200m  1.  21.88 (-0.2)  1542
Sandra Perković  CRO  Discus Throw  1.  69.11  1540
Sally Pearson  AUS  100m Hurdles  1.  12.35 (-0.2)  1537
Shelly-Ann Fraser-Pryce  JAM  100m  1.  10.75 (+1.5)  1536
Barbora Špotáková  CZE  Javelin Throw  1.  69.55  1531
Tirunesh Dibaba  ETH  10000m  1.  30:20.75  1528
Yuliya Zaripova  RUS  3000m Steeple  1.  9:06.72  1527
Tatyana Lysenko  RUS  Hammer Throw  1.  78.18  1526
Brittney Reese  USA  Long Jump  1.  7.12 (+0.8)  1526
Mariya Savinova  RUS  800m  1.  1:56.19  1522
Sanya Richards-Ross  USA  400m  1.  49.55  1519
Valerie Adams  NZL  Shot Put  1.  20.70  1518
Jamaica  JAM  4x100m  2.  41.41  1518
Lashinda Demus  USA  400m Hurdles  2.  52.77  1503

All-Athletics.com
 
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Nadezhda Ostapchuk trovata positiva al metenolone, sia prima della gara che dopo la gara, quindi la sua medaglia d'oro nel getto del peso è stata subito tolta, oro quindi a Valerie Adams, argento alla Evegnia Kolodko e bronzo alla Kijao Gong
 
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Fuori la prima di tante bielorusse (anche Ivan Tikhon era stato trovato positivo prima dei giochi, tra l'altro recidivo), si ristabilisce giustamente l'imbattibilità di Valerie Adams
 
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Dopo la sbornia olimpica stasera a Stoccolma con il DN Galan torna la Diamond League e tornano con essa le succulente anteprime che come ormai da tradizione accompagnano questo evento, undici saranno le medaglie d'oro di Londra a mettere piede nello stadio che i giochi olimpici li ospitava cento anni fa, tanti gli spunti offerti dalle gare in programma, vediamoli insieme del dettaglio

Disco donne
Il primo dei freschi olimpionici a scendere in campo sarà la croata Sandra Perkovic, già sicura della vittoria finale e quasi mai sconfitta quest'anno dovrà guardarsi dal desiderio di rivincita di Darya Pishchalnikova, detentrice del record stagionale ma soltanto seconda a Londra, con loro altre cinque finaliste olimpiche tra cui Barrios, Müller e Stephanie Brown.

Triplo uomini
Assente la coppia azzurra Donato-Greco e ovviamente Leevan Sands (per il bahamense dopo l'operazione al ginocchio si profila uno stop di 9-12 mesi) i riflettori sono tutti puntati sulla giovane coppia americana Taylor-Claye, in particolare Christian Taylor che con una vittoria potrebbe chiudere in anticipo il discorso diamante andrà all'inseguimento di quei 18 metri che lo imporrebbero definitivamente nell'olimpo della specialità.

Peso donne
In attesa di ricevere la meritata medaglia d'oro olimpica sono 25 le vittorie consecutive di Valerie Adams nel getto del peso, dopo che la rivale più temibile si è fatta fuori da sola dimostrandosi un drago di cartone la neozelandese sembra sempre più imbattibile, l'unica che potrebbe avvicinarla è forse la russa Kolodko che a Londra ha lanciato a 20.48 conquistando un argento inatteso.

Asta donne
La campionessa olimpica Jenny Suhr è la favorita numero uno, l'avversaria più importante dovrebbe essere Silke Spiegelburg protagonista di una gran prova a Monaco e invece grande delusa a Londra, presenti anche Yarisley Silva, Fabiana Murer, Jirina Ptacnikova, Lisa Ryzih, Martina Strutz, Alana Boyd, Holly Bleasdale tutte con possibilità più o meno buone di piazzamento. Inizialmente era iscritta anche Yelena Isinbayeva invece a quanto pare non sarà della partita, ci sarà invece Angelica Bengtsson ma purtroppo mi sa che neanche stavolta la potremo ammirare in diretta.

Peso uomini
I soliti tre americani Hoffa, Cantwell e Whiting contro il bi-campione olimpico Majewski, Dylan Armstrong proverà a rimanere in corsa per il diamante ma sarà difficile, anche Sidorov per un riscatto dopo la deludente prova di Londra.

400hs uomini
Felix Sanchez! Assente Culson già certo del primo posto in classifica, il principale avversario per il nostro amato SuperSanchez potrebbe essere Michael Tinsley argento a Londra, attenzione anche a Jehue Gordon e Angelo Taylor.

alto donne
Chicherova contro tutte, o meglio contro Beitia, Shkolina e Tia Hellebaut, ma più probabilmente contro l'asticella per cercare magari una misura di gran valore, e non mi stancherò mai di ripeterlo forza Emma!

1500 donne
Non ci saranno le superturche e la cosa non mi dispiace affatto, presente l'oro morale di Londra Maryam Yusuf Jamal ma la favorita sarà a mio avviso l'etiopica Abeba Aregawi che corre praticamente in casa visto che risiede in Svezia e che vincendo si assicurerebbe la classifica generale, qualche possibilità anche Hellen Obiri e Shannon Rowbury mentre appare decisamente meno competitiva la campionessa del mondo Jenny Simpson.

lungo donne
Una delle gare più interessanti in programma, oltre al podio olimpico composto da Brittney Reese, Yelena Sokolova e Janay DeLoach ci saranno altre quattro atlete col personale stagionale oltre i 7m (Nazarova, Kucherenko, Hayes, Mironchik-Ivanova), più Funmi Jimoh, Shara Proctor, Ineta Radevica che ai sette metri ci sono andate più volte vicine e Lyudmila Kolchanova che ha un personale di 7.21, le premesse per vedere una competizione di alto livello ci sono tutte.

200 donne
Murielle Ahouré è l'unica delle finaliste olimpiche presenti, l'ivoriana tenterà di allungare in classifica generale, la maggiore antagonista dovrebbe essere Bianca Knight fresca di primato mondiale nella staffetta, da tenere d'occhio Sherone Simpson e le americane Tarmoh e Williams.

giavellotto uomini
Vitezslav Vesely è forse il più grande deluso dalle olimpiadi di Londra, proverà a rifarsi parzialmente qui dove ad eccezione di De Zordo ci sarà il meglio d'Europa, Pyatnytsya e Ruuskanen medagliati olimpici, Thorkildsen, Pitkämäki e Vasilevskis, non dico che mi aspetto un 90m da parte del ceco però da quelle parti mi auguro ci si arrivi.

3000 siepi donne
Duello a quattro (quattrello?) tra Yuliya Zaripova, Milcah Chemos, Habiba Ghribi e Sofia Assefa, personalmente vedo meglio la russa e la keniana, si prevede gara veloce attenzione al cronometro.

100 uomini
In attesa di vedere Bolt e Blake annunciati per Losanna (dove faranno presumibilmente uno i 200 e l'altro i 100) dovremo accontentarci di Ryan Bailey capace di correre due volte 9.88 a Londra, contro di lui il trinidadiano Richard Thompson finalista e i due recordman (in italiano si scrive così anche al plurale Sisi ) mondiali della staffetta Frater e Carter, con un po' di vento a favore il tempone potrebbe anche uscire.

100hs
Dawn Harper è andata vicinissima a un oro insperato a Londra battuta per soli 2/100 da Sally Pearson, l'australiana non c'è e quindi il punto di riferimento è lei, Kellie Wells invece sempre a Londra ma al Crystal Palace è riuscita a battere Pearson e stasera cercherà la seconda vittoria consecutiva in Diamond League per passare in testa alla classifica, alla ricerca di un parziale riscatto dopo il flop olimpico invece Brigitte Foster, da tenere d'occhio anche Ginnie Crawford e Phylicia George.

3000 uomini
Dovrebbe essere un affare tra keniani con Longosiwa terzo a Londra sui 5000 favorito sugli altri, Kiplangat Koech e Cheruiyot Soi forse i migliori tra questi, da tenere d'occhio l'australiano Collis Birmingham ottimo secondo al Crystal Palace dietro Mo Farah (erano 5000 però) e il siepista americano Evan Jager, dovrebbe essere al via anche Daniele Meucci mentre sullo svedese Walleräng non ci farei troppo affidamento.

400 donne
Torna Sanya Richards, dopo aver sbrigato la pratica olimpica ora l'obbiettivo oltre alla vittoria è un bel risultato cronometrico, magari il record del meeting di 49.70 decisamente alla sua portata, ad affiancarla cinque delle finaliste di Londra (Ohuruogu, Trotter, Montsho, Krivoshapka e McCorory) , Yuliya Gushchina e la campionessa europea Moa Hjelmer che non andrà da nessuna parte però è svedese.

800 uomini
L'unico medagliato di Londra è l'oro dei 1500 Taoufik Makhloufi, presenti però tre dei finalisti, Duane Solomon, Abubaker Kaki e Mohammed Aman, oltre ai polacchi Lewandowski e Kszczot semifinalisti e al keniano Kipchirchir Rotich che alle olimpiadi non c'era, il vincitore uscirà quasi certamente tra questi qui (capirai, a parte le lepri li ho detti tutti...), io dico Aman ma tifo Kszczot.

Come sempre diretta su Raisport1 a partire dalle 19.55
 
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Quando ci sarà il meeting di losanna?
 
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Qualche buon risultato in questo DN Galan di Stoccolma decima tappa di Diamond League, le fatiche olimpiche e qualche festeggiamento (non di troppo) si fanno ancora sentire, buoni risultati soprattutto nel mezzofondo e nei lanci, meno nella velocità e nei salti.

Cominciamo da Sandra Perkovic all'undicesima vittoria su dodici gare stagionali nel lancio del disco, in testa dopo il terzo lancio la croata con 66.26 è superata al penultimo turno dal 66.85 da Pishchalnikova per poi portarsi in testa all'ultimo tentativo con un perentorio 68.77, terzo posto per Nadine Müller.
20.26 di Valerie Adams nel peso donne, netta la vittoria su Kolodko, tra gli uomini il migliore è Reese Hoffa che con 21.24 ha la meglio del campione olimpico Tomasz Majewski di 23cm, 20.94 per Whiting terzo, non fa punti Armstrong quarto che vede allontanarsi l'americano nella corsa al diamante, Cantwell e Sidorov a seguire.
PIT-KÄ-MÄ-KI-PIT-KÄ-MÄ-KI! Rockeggio è il finlandese a vincere una bella gara di lancio del giavellotto, ritiro di Thorkildsen dopo due lanci causa problemi alla schiena, 83.38 di Viteszlav Vesely in testa fino al quinto lancio quando Tero Pitkämäki scaglia l'attrezzo a 86.98 (l'avessi fatto una settimana fa, caro Teruccio Rolleyes ), si migliora Vesely con 83.74 ma non basta, il ceco è l'unico ad aver fatto meglio del finlandese quest'anno ma non stasera e quindi suca al secondo posto, 81.23 di Pyatnytsya terzo, rimangono sotto gli 80m Ruuskanen e Vasilevskis (qualche problema al piede destro alla fine per il lettone).

Nel triplo si ferma a 17.11 Christian Taylor, basta comunque per la vittoria e per la certezza del primo posto in classifica, secondo Sheryf El-Sheryf con 17.04 e terzo il russo Adams, solo 16.88 per Will Claye che si ferma al quarto posto per una gara in assoluto di livello tutt'altro che eccelso.
Un po' meglio vanno le lunghiste, quattro i salti di Yelena Sokolova ed è il secondo quello che le assicura la vittoria con 6.82, non basta il 6.74 di Nastassia Mironchik-Ivanova (poi ritoccato a 6.75 all'ultimo salto) che finisce seconda, 6.69 di Janay DeLoach per 1cm su Shara Proctor e 4 su Radevica, Brittney Reese invece probabilmente ancora ebbra di festeggiamenti per l'oro olimpico si ferma a 6.23.
Come Reese anche Jennifer Suhr manda in pedana la propria controfigura e con tre errori alla misura di ingresso a 4.55 è subito fuori dal salto con l'asta, gara dalle misure modeste e quando è così si esalta Yarisley Silva che infatti vince con 4.70, Spiegelburg è seconda con il miglior salto a 4.55 così come Fabiana Murer terza.
Non si concede invece pause Anna Chicherova che vince in tranquillità nel salto in alto alla quota di 2m davanti alla connazionale Shkolina unica a fare 1.97, a 1.94 Tia Hellebaut e Ruth Beitia terza e quarta rispettivamente, DNS Emma Green alle prese con un problema al piede destro, per Chicherova da segnalare anche due tentativi a 2.05 e uno a 2.08 sbagliati di poco.

Ryan Bailey è il migliore sui 100m con un bel 9.93 davanti ai giamaicani Carter e Frater, seconda vittoria consecutiva per Charonda Williams nei 200 che precede Bianca Knight e la campionessa d'Europa Ryemen superando in classifica Murielle Ahouré che chiude soltanto settima.
Si conferma in gran forma Dawn Harper che vince i 100 ostacoli in 12.65, parte bene Virginia Crawford ma a metà corsa vengono fuori le altre, in particolare Harper che lascia la seconda Kellie Wells a 11/100, terza Alina Talay, male Brigitte Foster settima, Wells con questo risultato raggiunge Pearson a 10 punti in testa alla classifica.
Nei 400 ostacoli invece non va oltre il secondo posto Felix Sanchez il cui rettilineo finale gli permette di rimontare Jehue Gordon ma non Michael Tinsley che gli finisce nettamente davanti in 48.50 contro 48.93, al terzo posto si piazza il giamaicano Leford Green che brucia Gordon sul filo di lana.
Bel duello Richards – Montsho nei 400m ma si fanno sentire anche qui le tossine di Londra e il clima scandinavo, non arriva il tempo sperato ma comunque il 49.89 con cui Sanya Richards chiude rimontando Amantle Montsho sul rettilineo finale è un buon risultato, distacco abbastanza netto alla fine tra le due di 14/100, lontana Ohuruogu terza che precede Krivoshapka, McCorory e Trotter.

Quattro le gare di mezzofondo, nei 1500 passa in testa all'ultimo giro Abeba Aregawi che sembra poter prendere il largo con Mimi Belete a ruota, sul rettilineo finale rinviene invece Maryam Jusuf Jamal che mette la freccia e va a vincere con un buon margine riaprendo la classifica di Diamond League, Belete completa la doppietta del Bahrein finendo davanti ad Aregawi per un podio ideale in realtà formato da tutte atleti etiopi di nascita, le americane Rowbury e Simpson nelle posizioni di rincalzo.
La migliore performance della serata la offre senz'altro Yuliya Zaripova nei 3000 siepi, si ritirano praticamente subito Milcah Chemos e Sofia Assefa, se ne vanno dopo soli 1500 metri Zaripova, Diro Neda e Njoroge, a tre giri dalla fine la russa allunga e va a fare 9:05.02 migliorando il record personale e stagionale fatto alle olimpiadi di 1.7" e scalando così una posizione fino al secondo posto del ranking all-time, grande rimonta di Habiba Ghribi che chiude seconda, personale per Diro Neda, Chepkirui e Bobocel a seguire con Mercy Njoroge sesta in difficoltà nel finale.
I 3000 maschili sono dominati dai keniani, il più atteso Thomas Longosiwa fa praticamente da lepre in una gara molto veloce per lasciarsi sfilare all'ultimo giro fino al nono posto, ma sono cinque i suoi connazionali nelle prime cinque posizioni, la vittoria è di Isiah Kiplangat Koech con un ottimo 7:30.43 davanti a Caleb Ndiku, primo non keniano l'americano Jager sesto, buon decimo di Daniele Meucci col personale a 7:41.74, tiene fede al proprio nome Walleräng arrivando ultimo.
Si chiude con gli 800 metri e incredibilmente ho indovinato un pronostico! Negli 800 proprio come avevo sapientemente predetto è Mohammed Aman in uno sprint a due a battere l'algerino Makhloufi, 1:43.56 per l'etiope a 36/100 dal personale, si migliora invece di 17/100 l'algerino con 1:43.71, terzo Kipchirchir Rotich davanti all'altro giovane keniano Melly anche lui al personale, quinto Kaki poi i due polacchi Lewandowski e Kszczot.

Giovedì prossimo si va a Losanna per il meeting Athletissima, dove è previsto un bel 100 donne con Fraser, Jeter e Campbell, poi Kirani James, Lavillenie, Aries Merritt, Kipsiele Koech e tanti altri nomi importanti, ma soprattutto la grande attesa è tutta per Usain Bolt sui 200 e Yohan Blake (con Gatlin) sui 100.
 
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Domanda per Bidone o per chiunque sappia rispondere: perchè i record del mondo nelle gare di corsa sono continuamente battuti, mentre nei salti e nei lanci durano da un'eternità?
 
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Continuamente mica tanto, non è che si vedano record del mondo chissà quanto spesso anche nelle gare di corsa e comunque non certo esclusivamente in queste, negli ultimi anni mi vengono in mente in campo maschile Bolt (100-200), Rudisha(800), Eaton(decathlon), Liu e Robles (110hs) e Tamgho (triplo indoor), tra le donne Spotakova(giavellotto), Heidler(martello) e Isinbayeva(asta), Dobrynska (pentathlon indoor), poi è soprattutto una questione di personaggi, voglio dire al momento è difficile pensare che qualcuno possa superare Bubka o El Guerrouj, così come prima di Bolt il 19.32 di Michael Johnson sembrava inarrivabile.
Bolt e Rudisha sono fenomeni assoluti che probabilmente avrebbero potuto battere record mondiali anche in altre specialità se si fossero dedicati a quelle, per quale motivo però avrebbero dovuto dedicarsi a discipline tecniche che richiedono una dedizione diversa quando erano buoni a correre? Soprattutto considerando che vengono da nazioni dove l'atletica è quasi esclusivamente corsa, veloce in Giamaica e lenta in Kenya, fossero nati a Cuba ad esempio adesso avremmo probabilmente un record di 2.50 nel salto in alto e di oltre 9 metri nel salto in lungo.
Conta poi senz'altro il fattore doping, soprattutto nei lanci dove le misure si sono notevolmente abbassate con la maggiore efficacia dei controlli, senza contare tutte le schifezze che si facevano le atlete della DDR, del clan Joyner/Kersee, le mezzofondiste cinesi eccetera, non che adesso imperi la pulizia assoluta ma sicuramente la situazione non è selvaggia come in passato.
 
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Ultima tappa delle Finnish Elite Game Series, in Finlandia ovviamente è il lancio del giavellotto a farla da padrone, la vittoria è di Antti Ruuskanen con 84.09 che si aggiudica anche la challenge, per Tero Pitkämäki che puntava al sorpasso non sono sufficienti 82.14, a solo un giorno di distanza dalla vittoria di Stoccolma termina al terzo posto superato anche da Lassi Etelätalo che fa 82.40 all'ultimo tentativo, sopra gli 80 anche Ari Mannio con 81.39.
Da segnalare anche la vittoria di Giordano Benedetti negli 800m con il tempo di 1:47.85 davanti all'irlandese Paul Robinson.
Annuncia invece il proprio addio all'agonismo il trentunenne Jukka Keskisalo campione europeo dei 3000 siepi a Göteborg nel 2006 e recentemente sfortunato protagonista ai giochi di Londra vittima di un infortunio al piede in semifinale.

Al tradizionale meeting di salto in alto di Eberstadt in Germania un Ivan Ukhov coi capelli corti e tre chili in meno dopo Londra non va oltre 2.24, vittoria di uno dei tre bronzi olimpici Mutaz Essa Barshim col record del Qatar a 2.35 davanti al collega di bronzo Robbie Grabarz (2.33), gli altri russi Mudrov e Shustov precedono Ukhov al terzo e quarto posto con 2.30 e 2.27 rispettivamente.
Tra le donne notevole il risultato di Irina Gordeeva che con 2.04 migliora di 2cm il personale fatto proprio a Eberstadt nel 2009 e si porta al secondo posto nella graduatoria stagionale a un solo centimetro da Anna Chicherova, seconda Svetlana Shkolina che si conferma in gran forma arrivando a 2m senza commettere alcun errore, terza e quarta a 1.97 Ruth Beitia e Tia Hellebaut, con 1.94 si ferma a un centimetro dal personale Marie-Laurence Jungfleisch (che google traduttore riporta come Marie-Laurence Young Meat :D).
 
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Domenica a Varsavia si è tenuta la terza edizione del Memorial Kamila Skolimowska, manifestazione in memoria della martellista polacca deceduta nel 2009 che non ancora diciottenne conquistò nel 2000 a Sydney il primo oro olimpico della storia del martello femminile, ed ovviamente sono le gare di lancio del martello l'evento più importante della giornata.
Tra le donne è Anita Wlodarczyk a prendersi una piccola rivincita su Tatyana Lysenko dopo essere stata battuta dalla russa alle olimpiadi, quattro volte sopra i 75m si aggiudica la gara con il miglior risultato a 76.70, mentre Lysenko non va oltre un modesto per i suoi standard 73.91.
Vittoria polacca anche tra gli uomini con l'esperto Szymon Ziolkowski primo (76.52) su Oleksiy Sokyrskiyy (75.73) e Kirik Ikonnikov (75.16), ancora male Pawel Fajdek quarto con 74.58.
Nel peso si ripete il risultato di Stoccolma con Reese Hoffa vincitore davanti al campione olimpico Tomasz Majewski, ottimo 21.72 per l'americano contro i 20.84 del polacco, terzo Dylan Armstrong con 20.63.
Polonia vincente anche nel disco con Piotr Malachowski vincitore con 65.53 e altri due lanci superiori al 63.92 di Gerd Kanter secondo.
Nei 110 hs vittoria del bronzo olimpico Hansle Parchment con 13.34 (vento -1.5), l'altro giamaicano Warren Weir primo sui 200 con 20.49 (-1.8), ancora Giamaica nei 100m con Kemar Bailey-Cole primo in 10.24 (-1.6) davanti a Keston Bledman e Kim Collins, 45.10 per il campione europeo Pavel Maslak nei 400.
Il diciannovenne keniano Nicholas Kiplangat Koech ha la meglio sugli 800 della coppia polacca Lewandowski – Kszczot, quarto l'argento olimpico dei 1500 Leonel Manzano.
100 donne a Jeneba Tarmoh in 11.30 (-1.2) su Olesya Povh, l'americana Brenda Martinez prima nei 1500 davanti a Cichocka e Maracheva, misure modeste a causa del vento nel salto con l'asta con il britannico Steven Lewis a 5.63 davanti a Michalski (5.53).

Da segnalare la vittoria in Austria di Norbert Bonvecchio nel lancio del giavellotto, il trentino con 79.22 migliora il personale di oltre due metri diventando il sesto migliore italiano di sempre.
 
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Diverse stelle tra cui tre freschi campioni olimpici presenti ieri a Budapest per il Memorial Istvan Gyulai, a fare (e a prendersi) gli onori di casa Krisztian Pars vincitore senza troppi problemi nel lancio del martello con la misura di 79.74 con Litvinov secondo, vincono ance Christian Taylor nel salto triplo con 17.30 davanti a El-Sheryf 16.98, e Sanya Richards nei 200 con 22.70 davanti ad Aleen Bailey.
Jason Richardson è il più veloce nei 110 ostacoli con 13.15, cinque keniani ai primi cinque posti negli 800 con il bronzo olimpico Timothy Kitum primo su Kiplagat Melly e Job Kinyor, 5 su 5 Kenya anche nei 3000 con Caleb Ndiku davanti a John Kipkoech e Edwin Cheruiyot Soi, ancora Kenya nella gara femminile con la vittoria di Sylvia Jebiwott Kibet.
Lungo donne vinto da Nastasya Mironchyk-Ivanova con 6.79, Janay DeLoach con 6.63 è terza, peso donne a Michelle Carter (18.84) su Borel e Mikhnevich, nel salto in alto vittoria del greco Baniotis (2.24), al giamaicano Mario Forsythe i 200 maschili in 20.33 un centesimo meglio di Darvis Patton, entrambi al miglior tempo stagionale, 400 uomini a Jarrin Solomon di Trinidad & Tobago.
Ottima infine la prova di Libania Grenot sui 400 seconda in 50.55 a 2/10 da Shericka Williams entrambe al personale 2012, per l'azzurra miglioramento di quasi 4/10 rispetto al 50.92 di qualche mese fa in Florida, si tratta del suo terzo miglior 400 di sempre a 25/100 dal record italiano.
In base alle tabelle ungheresi il miglior risultato è quello di Jason Richardson con 1224 pt davanti a Caleb Ndiku con 1205, tra le donne sono proprio le due quattrocentiste a realizzare le prestazioni migliori con 1190 punti per la giamaicana e 1183 per l'italo-cubana.

Due invece gli olimpionici di Londra in gara ai Gugl Games di Linz (Austria), anch'essi con pieno successo.
Continua ad andare come un razzo Kirani James primo nei 400 con un eccellente 44.46 (altrove riportano 44.16 ma credo sia un errore), meglio quest'anno ha fatto solo in occasione del 43.94 dell'oro olimpico, lontano Jonathan Borlée secondo in 45.10.
Felix Sanchez dopo la sconfitta di Stoccolma ad opera di Michael Tinsley ritrova la vittoria nei 400 ostacoli, 48.13 contro i 48.89 del giamaicano Leford Green, Tinsley terzo in 49.49.
Tripletta Giamaica nei 100 metri dominati da Ashmeade (10.03) su Frater e Jason Young, Kimmons è quarto mentre Justin Gatlin non scende in pista a causa di un'intossicazione alimentare, si spera possa recuperare per giovedì in vista di Losanna; vittoria giamaicana anche nei 100 donne con Samantha Henry-Robinson che è anche terza nei 200 dietro le americane Charonda Williams e Bianca Knight.
Molto bene il russo Sergey Shubenkov che eguaglia il proprio primato nazionale nei 110hs vinti correndo per la terza volta in 13.09, Micol Cattaneo è settima nei 100hs con 13.35, successo di Ginnie Crawford in 12.68 con 9/100 su Queen Harrison, non brillantissima Kellie Wells terza in 12.83.
Nonostante fossero solo in quattro al via nella gara degli 800 Hannah England riesce comunque a chiudere 34/100 sotto i 2' andando così a migliorare il personale di 28/100, due minuti e spiccioli invece per Anna Pierce e Molly Beckwith, mentre Natasha Hastings ritirata credo abbia fatto da lepre. Un solo centesimo di differenza tra Lydia Chepkurui e Hyvin Kiyeng Jepkemoi nei 3000 siepi dove Giulia Martinelli è ultima con un tempo superiore ai 10'15", suppongo qualche problema per la giovane siepista reatina. Unica distanza del mezzofondo maschile i 1000 metri vinti dal keniano Benson Seurei con Nick Willis terzo che ritocca il personale di qualche centesimo.
Percorso netto per Fabiana Murer fino a 4.65 nel salto con l'asta e vittoria con un unico tentativo sbagliato a 4.75, 4.50 per Savchenko seconda. Nel salto in lungo bene Chelsea Hayes vittoriosa con 6.81, non altrettanto Funmi Jimoh quarta con 6.40 e Ineta Radevica sesta 4cm più indietro. Nonostante un buon campo partecipanti nel lancio del disco non si va oltre i 65.22 di Gerd Kanter al primo lancio, secondo Casanas con 65.08, poi Okoye e Harradine, nel getto del peso invece buona la prova dell'americano Cory Martin che segna il personale stagionale con 21.31 e batte i connazionali Whiting (20.84) e Cantwell (20.21).
 
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Domani a Losanna nono appuntamento per la Diamond League con il meeting Athletissima e quindi sotto con l'anteprima!
A dire il vero sarà più breve del solito perché ho sonno, quindi sotto con l'anteprimina!

Usain Bolt e Yohan Blake saranno le stelle, il primo correrà i 200 dove incontrerà i connazionali Warren Weir, Jason Young e Nick Ashmeade e i finalisti olimpici Spearmon, Martina e Quinonez, Yohan Blake sarà invece il favorito per quanto riguarda i 100 metri, confermata l'assenza di Gatlin (stagione finita) gli avversari più importanti restano Tyson Gay e Ryan Bailey.
A sfidare probabilmente invano Kirani James nei 400 saranno Luguelin Santos, Lalonde Gordon e Kevin Borlée, nei 100 donne c'è attesa per il duello Fraser – Jeter con Veronica Campbell terza parecchio incomoda. Con Sally Pearson a casa Dawn Harper è favorita nei 100 ostacoli con al via anche Wells, Crawford, Castlin e Harrison, nei 110 invece il solito Aries Merritt contro tutti, in primis Richardson poi Parchment, Porter, Oliver (fresco di 13.07 in Francia) e Shubenkov, per i 400 ostacoli donne la campionessa olimpica Antyukh contro Hejnova, Shakes-Drayton e Davydova e le giamaicane Spencer e Walker.
Nel mezzofondo 800 donne con Mariya Savinova spalleggiata (ma anche insidiata) dalle connazionali Maracheva e Kofanova, in cerca di riscatto la keniana Jelimo dopo la delusione olimpica, così come Silas Kiplagat nei 1500 con Nixon Chepseba e un Caleb Ndiku in gran forma, gli americani Manzano, Centrowitz, Rupp, l'etiope Gebremedhin e la solita mina vagante Nick Willis, Sylvia Kibet e Gelete Burka (ma anche Diriba, Cherono e altre) per i 3000, vedremo cosa combinerà Paul Kipsiele Koech nei 3000 siepi contro Abel Mutai, Birech e gli altri keniani, oltre all'etiopico Gari.
Obiettivo 7.30 per Brittney Reese che però non è andata benissimo a Stoccolma, le avversarie più in forma sembrerebbero DeLoach, Sokolova e Mironchik-Ivanova, nel triplo Saladukha e Rypakova, alto maschile con Ukhov, Jesse Williams, Grabarz, Shustov e Barshim, nell'asta il solito trio tedesco Otto-Mohr-Holzdeppe proverà a insidiare Lavillenie.
Infine i lanci, avremo in pedana i discoboli più in forma del momento ad eccezione di Harting, poi Valerie Adams nel peso dove farà presumibilmente gara a sé (prevista anche la presenza di Chiara Rosa), e tutte le migliori giavellottiste in circolazione, diretta TV dalle 20:00 su Raisport 1
 
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Con un paio di giorni di ritardo ecco qui il riepigolo del meeting Athletissima di Losanna.

La sfida a distanza tra Usain Bolt e Yohan Blake (purtroppo pare che fino alla fine della stagione i due continueranno a non incrociarsi, replicando a Zurigo e invertendosi a Brussel) se la aggiudica la bestia, dopo un'ottima partenza si capisce subito che Yohan Blake può fare il numero e infatti con 9.69 in condizioni di vento nullo migliora il personale sui 100m di 6/100 superando così Powell (il suo 9.72 fatto proprio a Losanna nel 2008 è anche il precedente record del meeting) e raggiungendo Tyson Gay al secondo posto delle liste di tutti i tempi, Gay che si classifica secondo con un ottimo 9.83, sotto i 10" anche Nesta Carter.
Meeting record anche per Usain Bolt, 19.58 sui 200 sarebbe un tempo straordinario per un essere umano ma per Bolt è soltanto il settimo della sua carriera, mettiamoci un vento sul rettilineo finale di +1.04 e una pista quasi rotonda ed ecco che il valore relativo del suo risultato, pur grande considerando anche che il giamaicano ha deciso di non forzare troppo in queste ultime gare per evitare infortuni, è parzialmente ridimensionato. Ancora un record d'Olanda per Churandy Martina che con 19.85 arriva secondo consolidando il primato in classifica di Diamond League.
Chi fa un buco nell'acqua è invece Aries Merritt, puntava al record del mondo dei 110hs ma ha voluto esagerare partendo prima dello sparo, squalifica per il campione olimpico e vittoria a Jason Richardson in 13.08 davanti a David Oliver, il vento pressoché nullo un po' allevia i rimpianti di Merritt per il tentativo fallito ancor prima di cominciare, ci riproverà già a Birmingham.
La gara più spettacolare è quella del salto in alto con tre atleti a provare 2.39, l'unico che riesce a superare la misura è il giovane qatariano Mutaz Essa Barshim che alla seconda prova riesce a migliorare il record nazionale di 4cm, dopo aver fatto 2.33 e 2.35 alla terza e 2.37 alla seconda, tre errori invece li commette Robbie Grabarz che finisce al terzo posto (eguagliato dopo 20 anni il record nazionale di Steve Smith a 2.37), Ivan Ukhov sbaglia due volte 2.39 e l'ultimo tentativo a 2.41 ed è secondo.
Non altrettanto competitive le altre gare di salti, nell'asta in quattro superano 5.80 ma nessuno arriva più in alto, Lavillenie vince grazie a un percorso fino a quel punto privo di pecche e si assicura la classifica di Diamond League, secondo posto per Malte Mohr, poi Steve Lewis e Kostas Filippidis, tre errori a 5.70 per Otto e Holzdeppe che chiudono in fondo alla classifica..
Aveva dichiarato di aver smaltito i postumi dei festeggiamenti Brittney Reese che invece nel salto in lungo è solo quinta con un diabolico 6.66, vince ancora Yelena Sokolova come a Stoccolma con soli quattro salti, è il suo ultimo a 6.89 a darle il successo davanti a Okagbare e DeLoach.
Quattro salti in pedana anche per Olga Rypakova nel triplo, 14.68 con -0.6 di vento è un risultato tutt'altro che da buttare considerando anche che la seconda Olga Saladukha si ferma a 26cm di distanza, al terzo posto si rivede Tatyana Lebedeva con 14.39.
Nei 400 metri Kirani James è imbattibile, anche LaShawn Merritt avrebbe potuto fare ben poco, con 44.37 il grenadino è quasi 7 decimi più veloce di Luguelin Santos, K. Borlée finisce terzo a quasi 1".
Come Blake anche Shelly-Ann Fraser parte alla grande nei 100m, lei però si impettisce troppo nel finale e viene affiancata da Carmelita Jeter, 10.86 per entrambe ma al fotofinish è l'americana ad aggiudicarsi la vittoria grazie anche a una "distratta" Fraser che si è completamente dimenticata di tuffarsi, Baptiste terza davanti a Campbell.
Nei 100 ostacoli assenza dell'ultima ora di Kellie Wells, senza lei e Pearson strada spianata (per modo di dire) per Dawn Harper prima senza opposizione, il suo 12.43 inizialmente riportato per errore come 12.38 è comunque un ottimo risultato con tanto di sorrisi e capriole alla faccia di quella strappona di Lolo Jones :P, alle piazze d'onore Queen Harrison e Ginnie Crawford.
Nei 400 ostacoli finisce la benzina anche l'ultima delle russe, la campionessa olimpica Natalya Antyukh è soltanto settima, doppietta giamaicana con Kaliese Spencer davanti a Melaine Walker entrambe col season best entrate in forma troppo tardi.
Sconfitta anche per Mariya Savinova, molto belli gli 800 con Kofanova incollata alla lepre, raggiunta poi da Savinova e Pamela Jelimo, la keniana allunga ai 150 con una gran curva, Savinova segue ma non riesce ad affiancarla ed è seconda con Kofanova terza e lontane tutte le altre.
Avvincenti anche i 1500 maschili, Chepseba prende l'ultima curva in testa, sul rettilineo conclusivo entrano in cinque affiancati che se non avessi saputo che si trattava dei 1500 mi sarei chiesto dove fosse Blake, il più forte è Silas Kiplagat su Gebremedhin, buono spunto di Centrowitz che con le ultime falcate supera Chepseba e Ndiku e va a prendersi la terza posizione con 2 secondi e mezzo tolti al personale, Nick Willis fa ancora fetecchia.
3000 siepi senza il tempone che qualcuno auspicava ma la gara è come sempre molto incerta, ovviamente roba da keniani con quattro a prendere il largo, all'ultimo giro aumenta il ritmo Paul Kipsiele Koech con Nganga già un po' defilato, ai 300 cede di schianto Abel Mutai che finirà quarto, l'unico in grado di resistere a Koech sembra Jairus Birech che però sulle barriere è peggio del treno della UnitedHealthcare quando tira le volate e perde ogni volta un sacco di terreno, ennesima vittoria quindi di Koech che si consolerà col diamante dopo l'esclusione dalla squadra olimpica per colpa dei trials a cazzo di cane.
A completare il programma della corsa i 3000 donne dove a dominare è Mercy Cherono, Sylvia Kibet e Nyaruai per la tripletta del Kenya che fa quindi 4/4 nel mezzofondo, devono avere avuto una bella lavata di testa dopo il flop olimpico.
Nel disco vittoria di Kanter con 65.79 su Okoye e Casanas, doppio 67.19 per Barbora Spotakova nel giavellotto più di un metro meglio di Abakumova, ancora più lontane Viljoen e Obergföll, previsione rispettata anche nel peso con Valerie Adams (ancora in attesa della medaglia d'oro olimpica che la riluttante e ributtante trappana bielorussa continua a rifiutarsi di restituire) che fa 20.95, modesto 16.89 di Chiara Rosa.




Domani pomeriggio (oggi per chi legge) Aviva Birmingham Grand Prix ultimo appuntamento prima delle finali di Zurigo e Bruxelles, l'uomo più atteso soprattutto dal pubblico locale è Mo Farah e come anticipato ci sarà il nuovo tentativo di Aries Merritt per il record dei 110hs, l'obiettivo non è impossibile purché si verifichino le condizioni adatte. Ecco l'anteprima.

Giavellotto donne: Barbora Spotakova come sempre favorita, in caso di vittoria sarebbe sicura del diamante, assente Abakumova le avversarie solite sono Viljoen e Obergföll mentre Vira Rebryk non attraversa un grande momento.

Triplo donne: come a Losanna sarà Rypakova contro Saladukha con la kazaka favorita viste le ultime prestazioni, anche per lei una vittoria le darebbe la certezza del primo posto.

Asta donne: Suhr non brillantissima dopo Londra ma resta lei la favorita di un gruppo comprendente Spiegelburg, Murer e Silva, in generale nessuna pare avere nelle gambe in questo momento misure eclatanti e quindi l'esito è piuttosto incerto.

1500 donne: Helen Obiri favorita ma da tenere d'occhio England, Pierce, Weightman e Jebet Langat.

peso donne: Valerie Adams e che te lo dico a fare, per un piazzamento le solite Kolodko, Carter, Borel, Mikhnevich.

400 donne: non valida per la corsa al diamante, si celebra l'argento olimpico di Christine Ohuruogu, per la vittoria favorita DeeDee Trotter.

400hs donne: brutta la prova di Antyukh a Losanna, proverà a rifarsi stasera, Hejnova, Shakes-Drayton, Rosolova e soprattutto Kaliese Spencer prima in Svizzera a disputarsi la vittoria (che per Spencer vorrebbe dire anche diamante).

alto uomini: dopo lo spettacolo di Losanna vedremo se si ripeteranno Barshim, Ukhov e Grabarz, magari con l'inserimento di qualcun altro (Silnov? Williams?), esagerare non è peccato.

3000 siepi uomini: Mutai e Birech per la vittoria, gli altri a fare la loro corsa.

lungo uomini: presenti i medagliati di Londra Rutherford, Watt e Claye, poi Bayer, Tomlinson, Menkov e Christian Taylor che visto il livello medio potrebbe addirittura piazzare il colpo a sorpresa (ma credo proprio di no).

400 uomini: assente James, per Luguelin Santos l'occasione di allungare in classifica, Jonathan Borlée reduce da qualche problema fisico proverà a importunarlo.

100 donne: due semifinali, nella prima Jeter e nella seconda Fraser prima dello scontro diretto ancor più atteso dopo l'esito di Losanna.

disco uomini: c'è Robert Harting e quindi saranno cacchi per tutti, il meno non in forma degli altri è Gerd Kanter, poi i soliti Casanas, Malachowski, Okoye e come da ormai una ventina d'anni a questa parte Virgilijus Alekna Ave

110hs: ci riprova Aries Merritt dopo la falsa di giovedì, Jason Richardson alla caccia di punti Diamond League, Parchment e Oliver alla caccia di un piazzamento.

800 donne: rivincita Jelimo-Savinova, potrebbe uscire fuori un altro bel duello, britanniche e americane da non sottovalutare.

1500 uomini
: Chepseba, Gebremedhin, Iguider, Manzano, Centrowitz, mettiamoci pure un Birgen, e a guidare questa allegra combriccola Silas Kiplagat.

3000 donne: Gelete Burka in mezzo a uno sciame di keniane, su tutte Vivian Cheruiyot, poi Kipyego, Cherono, Kibiwot, Nyaruai.

200 uomini: favorito Churandy Martina per provare anche a chiudere il discorso diamante, Tyson Gay al primo 200 dopo due anni, possibilità anche per Ashmeade e Spearmon.

2 miglia uomini: Mo Farah all'attacco del record britannico (Steve Ovett 1978), anche Daniele Meucci per questa distanza desueta che chiuderà la serata.

La diretta dalle 16:00 su Raisport 2
 
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Al meeting Aviva di Birmingham le condizioni climatiche non ideali e la vicinanza con il meeting di Losanna limitano un po' le prestazioni degli atleti, ad ogni modo spettacolo e qualche buon risultato non mancano.

L'atteso confronto tra Carmelita Jeter e Shelly-Ann Fraser nei 100 donne si risolve dopo 30 metri con l'americana che scappa via e va a vincere con un bellissimo 10.81 contro il 10.90 di Fraser, il bilancio stagionale degli scontri diretti è ora di 3 pari con la giamaicana che però si è aggiudicata quello più importante, in classifica di Diamond League ci sono ancora due punti di vantaggio per Fraser, chi delle due arriverà davanti a Zurigo vincerà la challenge.

Il vento che pochi minuti prima era di +0.7 per i 100 donne gira a -0.9 in occasione dei 110hs frenando così le velleità di Aries Merritt per altro messo alla frusta dal miglior Richardson mai visto, i due sono protagonisti di un bellissimo spalla a spalla che vede ancora una volta primeggiare il regolarissimo Merritt in 12.95 con Jason Richardson che con 12.98 eguaglia il personale, terzo Oliver, ultimo uno spento Parchment.

200 metri a Nick Ashmeade in 20.12 su Gay, Spearmon e Martina, l'olandese non fa punti ed è insidiato ora in classifica da Ashmeade a una sola lunghezza.
Angelo Taylor primo nei 400 piani, parte forte come al solito ma riesce a tenere nel finale su Luguelin Santos, 44.93 contro 44.96, terzo Jonathan Borlée. Tra le donne 50.20 della giamaicana Rosemarie Whyte, secondo posto per l'argento olimpico Ohurugou a mezzo secondo di distacco, solo quinta il bronzo di Londra Deedee Trotter.
Negli ostacoli invece si conferma in ottima forma Kaliese Spencer con un'altra netta vittoria nonostante un'iniziale squalifica per passaggio irregolare di un ostacolo poi revocata, 53.78 per lei con 3/10 su Shakes-Drayton, buon terzo di Hejnova, male ancora le russe.

Rivincita di Mariya Savinova negli 800 dopo Losanna, senza lepri è lei la più forte, Pam Jelimo rimane imbottigliata nel traffico ed è costretta a uno slalom per rispondere all'allungo di Savinova lanciato ai -150, viene fuori troppo tardi la keniana e finisce a 1" dalla russa, terza è Marilyn Okoro.
Nei 1500 in mezzo a tanti keniani spunta l'etiopico Mekonnen Gebremedhin, grande sprint a lasciare a tre decimi Nixon Chepseba, Kiplagat e Birgen evaporano nel finale e vengono sverniciati dal mitico Magut che chiude splendido terzo, lontani Iguider, Centrowitz e Manzano; la gara femminile se la aggiudiuca l'americana Anna Pierce sull'inglese Weightman, soltanto sesta Obiri.
Otto partenti e niente lepri nei 3000 siepi, scappano subito via Mutai e Birech a fare corsa in proprio, dopo l'ultima riviera se ne va Jairus Birech che nonostante i soliti problemi nell'affrontare gli ostacoli (diciannove anni e grandissimi margini di miglioramento in questo senso), sul piano è irresistibile per Abel Mutai che arriva distanziato di 5", al terzo posto l'americano Cabral si toglie la soddisfazione di battere il terzo keniano Haron Lagat.
Solo Kenya in un bel 3000 donne, davanti sono in tre con Sally Kipyego che però non resiste allo sprint di Vivian Cheruiyot, ci riesce tuttavia Mercy Cherono che ha la meglio al fotofinish, Kibiwot e Nyaruai completano la cinquina keniana, in classifica due punti di vantaggio ora per Cherono su Cheruiyot in attesa dell'ultimo 5000 che a Brussel chiuderà la rassegna.

Record del meeting a 66.08 di Barbora Spotakova al primo tentativo e diamante in cassaforte per la giavellottista ceca, con 63.19 all'ultima prova Christina Obergföll si prende il secondo ai danni di Vira Rebryk.
Valerie Adams in pedana è una sentenza, 20.52 per la ventottesima vittoria consecutiva nel peso, Carter e Borel restano un paio di metri più indietro.
Come lei anche Robert Harting nel disco è imbattuto da ormai due anni, un solo lancio buono a 66.64 è sufficiente per finire primo, 65.79 per Gerd Kanter che scalza al penultimo turno di lanci l'eterno Alekna terzo con 65.63.

Robbie Grabarz è l'unico a fare 2.32 nel salto in alto, Ivan Ukhov sbaglia e si riserva le due successive prove a 2.35 andandoci molto vicino ma finisce secondo, terzo posto per Silnov a 2.28 con Barshim fermo a 2.24, è giovane e dopo la gran prestazione di Losanna ci può stare, non ci può stare invece il misero 2.20 di Jesse Williams il cui momentaccio continua.
Giornata no per Olga Rypakova nel salto triplo con solo i primi due salti validi, 14.34 è buono solo per il terzo posto, la prima a superarla è la giamaicana Kimberly Williams di 3cm, la vittoria va a Olga Saladukha che riesce a fare 14.40 dopo quattro nulli, buon per lei che erano soltanto in otto ed ha quindi potuto continuare la gara.
Misure non eccelse anche nel salto con l'asta funestato dal forte vento contrario, vince Jenn Suhr con 4.65 saltati alla prima prova, alla seconda ci riesce Yarisley Silva poi tre errori per entrambe a 4.73, appaiate al terzo posto Murer e Ptacnikova (4.42), senza misura con tre errori alla quota di ingresso Spiegelburg e Strutz, classifica generale interessante con Murer e Silva a 10pt e Spiegelburg a 8.
Solo Aleksandr Menkov supera gli 8m nel salto in lungo con 8.18, con 7.95 Christian Taylor è secondo il che la dice tutta sul livello di questa competizione, terzo il campione olimpico Rutherford.

Si chiude con le due miglia ed è una passerella per Mo Farah che conduce al piccolo trotto, a mezzo giro dal termine mette il naso fuori l'americano Curtis, Farah si gira lo vede e mette la quinta con uno scatto repentino che lascia tutti sul posto, si allunga il gruppo nel finale e secondo a 1" da Farah si piazza Daniele Meucci, 8:28.28 per lui.

A Zurigo il 30 agosto la prima finale di Diamond League, con Bolt, Blake, Rudisha e tanti altri, anticipata il 29 dalle gare di getto del peso alla stazione centrale.
 
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