[Morris]

In carriera fra i vari sport che ho seguito, ho avuto diversi atleti mancini e tutti, aldilà dei valori più o meno accentuati, avevano un filo conduttore: il virtuosismo. Remco è un mancino, come Maradona, come Mc Enroe, come Senna e come molti altri "sinistri" possiede pure l'imprevedibilità. Oggi, quando non è scattato ai meno 500-600 metri dalla cima della Redoute, ha fatto pensare che non fosse nelle giornate migliori e poi abbiamo visto che ha fatto quando il talento britannico (per me il più evidente di quelli di medesima lingua, finiti nella squadraccia), s'è permesso di non dargli il cambio. Cononostante, ha corso al rallentatore, ma è tale la sua incredibile classe, che si può permettere di margiarsi un piatto di spaghetti in corsa e poi di vincere.....da grande campione. Sempre che stia bene, ovvio.
E' vero che con la caduta di Pogacar la corsa ha perso molto, ma è più preoccupante l'incapacità di tanti diesse (visto che con le radioline oggi, sono ....diventati autentici burattinai), di far fare ai corridori meno forti, qualcosa che possa togliere l'ovvietà che sta dietro ai più forti. Questo è un grave problema per il ciclismo. Purtroppo la squadraccia ha fatto scuola e i associo a Pagliarini nell'invocare la fuga di Sivakov da quel team che può offrire solo soldi perchè il resto.....è quel che si sa.
Infatti una delle più grandi vittorie di Evenepoel è stata quella di fare il gesto dell'ombrello ai sudditi, quando, appena terminata la parentesi juniores, i "solo quattrini" gli offrirono un cifrone per correre per loro.