[Luciano Pagliarini]

Il problema, Jan, è che tu non stai vedendo le Ferrari che battono le punto. Tu stai vedendo una punto che batte le Ferrari (Vingegaard) e una Ferrari da F1 che vince le gare di Rally (Pogacar).

Pogacar, al contrario del pesce lesso danese, era sì un evidente. Ma un evidente delle corse a tappe che poteva cavarsela in alcune gare in linea.

Dici di seguire il ciclismo giovanile, no? Benissimo, Pogacar che vince l'Avenir, peraltro senza neanche conquistare una tappa (fece terzo su tre in una volata in salita con Sosa e McNulty e non riuscì a recuperare una manciata di secondi a Barcelo, in 2 vs 1, su un falsopiano), va al Mondiale di Innsbruck, tecnicamente adattissimo, e si fa bagnare il naso da Hirschi, dal compianto Lambrecht e da JAAKKO HÄNNINEN.

Pogacar tra junior e U23 vince due corse in linea, DUE, in quattro anni.

E parliamo di un corridore che vinceva Lunigiana, Corsa della Pace, Avenir e faceva due top-5, coi pro, al Giro di Slovenia. Eppure anche in corse in linea dure, come Capodarco o Belvedere, riusciva a essere protagonista, ma non dilaniava la concorrenza come fa oggi nei pro.

Senza parlare del fatto che era si velocino, ma gli capitava di perdere volate con Kazanov, De Vos e Giosuè Mattio. Mo batte anche Mads Pedersen.

Il Pogacar del 2019, quello che fa già terzo alla Vuelta, alla Liegi fa comunque solo 15esimo e al GP Indurain, che immagino tu abbia visto, viene umiliato sull'ultimo strappetto da Hivert.

Ancora nel 2021, quando le classiche già le vince, deve comunque correre la Liegi sulla difensiva. E alle Olimpiadi non riesce a fare il vuoto su una salita lunga e dura. E agli Europei si stacca da Remco, Colbrelli e Cosnefroy.

Dalla Strade Bianche del 2022 siamo su un'altra dimensione e l'impressione è che non smetta di crescere (perché nel 2022 al traguardo ci arrivò comunque sfinito, oggi, in una gara molto più lunga, con 30 km di attacco in più nelle gambe, era fresco come un agente di commercio). Siamo passati da non staccare Van Aert sul Mikuni Pass, a staccare van der Poel a inizio Kwaremont. Nella sostanza prima, nelle classiche, faceva fatica a fare il vuoto anche sulle salite lunghe e dure, suo naturale terreno di elezione, ora fa il vuoto in tratti di falsopiano.

Van der Poel, che viene citato a sproposito, è un fenomeno e certamente non va a pane e acqua. Ma quando ha provato a cimentarsi su salite lunghe e dure, è stato staccato da un Leemreize qualsiasi. Se domani MvdP iniziasse a vincere i grandi giri, ovviamente farebbe storcere il naso anche lui.

Se Pogacar facesse quel che faceva nel 2021, nessuno avrebbe nulla da dire. Ma, al momento, sta facendo molto di più. Di colpo ha scoperto di avere la stamina di Evenepoel e lo scatto di van der Poel. Quando tre anni fa non aveva né l'una né l'altra. Mi si spieghi, ora, come è possibile questa crescita.

Il fenomeno, in UAE, non si chiama Pogacar. Si chiama Inigo San Millan.