[Luciano Pagliarini]

Relativamente a Vingegaard....al netto della narrazione della Jumbo-Visma che vuole presentarcelo come un pellegrino che lavorava al mercato del pesce e si è presentato da loro con in mano i suoi dati strava, parliamo di un corridore che era nel giro della nazionale danese già nel 2014.

E nessuno nell'arco di un lustro ha visto in lui il nuovo Charly Gaul.

Nel 2020, a 24 anni, è ancora un corridore incapace di dare una mano a Roglic alla Vuelta.

In due anni di professionismo il miglior piazzamento su una salita lunga è un 14esimo sull'Angliru, battuto pure da Valverde 40enne.

Evenepoel che ha 4 anni in meno e va in bici da due stagioni e mezzo, nella tappa regina del Giro di Polonia 2020 gli dà tre minuti.

E poi, d'un tratto, in un momento non meglio precisato del 2021, si trasforma in uno spiana salite e tra i 25 e i 28 continua a crescere tanto da riuscire pure a fare una crono à la Anquetil al Tour 2023.

Io, da complottista quale non mi vergogno di essere, perché la storia di questo sport parla chiaro, credo che, a un certo punto della parabola Jumbo, Roglic, per qualche motivo, si sia rifiutato di fare alcune cose, e siccome quello che faceva non bastava per battere Pogacar, hanno preso 'sto attrezzo che si ritrovavano tra le mani e lo hanno trasformato in un Idra.