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non dovevano correre in quella città di merda se non sono in grado di garantire 8 km di asfalto decente. Oggi è stata una farsa
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Davvero disgustose le leccate di culo a Vegni, stima per Beppe Conti e Pancani, prima dovevano fare corsa vera e poi neutralizzare l'ultimo giro, patetetici...
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SONO DOTATO, MA NON SONO ROCCO
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13-05-2014, 06:00 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-05-2014, 06:03 PM da Danilo M..)
Sgonfiate le ruote e vedrete che non si cade....................
15 atmosfere di tubolare, logicamente si cade.
Soliti sceriffi ma Quinziato ha fatto bene...
Disastrosi i Giant comunque...hanno fatto rientrare quelli dietro e se la sono mangiata da soli....
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La latrina al posto del cervello forse ce l'avrai tu teppistello da tastiera.
Secondo te si fa venire il Giro d'Italia, in una città capoluogo di regione e tra le più importanti d'Italia, dopo 25 (venticinque) anni.. e non si rifanno 8 (otto) km di asfalto? Ma dove cazzo viviamo? Che paese è? Emiliano cosa fa? Ha idea di che figura di merda ha fatto Bari, il Giro e l'Italia oggi?
Mi girano le balle sì per la tappa ma di quella alla fine non me ne frega realmente, mi rompe più le palle la figura del Giro (diretto a cazzo... come si fa a non PRETENDERE 8 km di asfalto decente...) e soprattutto dell'Italia che come al solito fa la figura di merda perché ci sono amministratori locali che preferiscono andare in tv a pavoneggiarsi piuttosto che garantire la buona riuscita di un evento così.
Mi scuso comunque con voi, i baresi sono le prime "vittime" purtroppo. Avrei dovuto evitare quell'uscita, mi avrebbe dato fastidio leggerla da un altro.
Anche per questo ho deciso che è il mio ultimo commento qui. Oggi ho scritto una cosa che potevo evitare e non me ne vanto affatto, però arriva un certo punto che non ti va più nemmeno di essere insultato se dici mezza cosa storta.
Come detto a me non sarebbe piaciuto un commento tipo il mio, e magari avrei anche fatto notare, ma non vado ad insultare così. Non è questo che cerco in un forum mi spiace.
Ringrazio Danilo e Sarri che l'altra volta mi avete cercato, ma questa volta non tornerò, quindi se ci sentiamo magari per commentare una corsa o altro, ma non tornerò più.
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Ciao Andie, mi mancherai
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la strada era asfaltata nuova, è l'asfalto che si usa qui al sud che è così scivoloso, però sapendo che era così bastava che sgonfiassero un pò i tubolari come dice danilo, noi tutti che andiamo in bici qui anche con il bagnato non cadiamo così come pere, cmq la cosa di neutralizzare l'ultimo giro o gli ultimi 3 km si poteva fare tranquillamente è stato il fatto di non correre proprio la tappa la cosa che desta più clamore, nessuno in fuga, ritmo da passeggiata per più di metà tappa, non credo che lo spettatore si mette davanti alla tv per vedere 200 corridori fare un km di corsa nel finale e tutto il resto passerella, anche lo scorso anno quando vinse Belkov si correva su un asfalto bagnato e scivoloso, però anche se cadevano ogni 200 metri non hanno deciso di fermare la tappa e dare la vittoria a belkov e tutti gli altri con lo stesso tempo per non rischiare di farsi male
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Il ragionamento è giusto And-l, però potevi controllarti. L'asfalto di qui non è come quello che avete voi al nord, per vari fattori che non sto qui ad elencare. L'asfalto era nuovo e proprio per questo molto più scivoloso. Bastava sgonfiare i tubolari, cosa che facciamo tutti noi qui.
Comunque se continuiamo così il forum farà una brutta fine, e non è giusto soprattutto perché è diventato un punto di riferimento per molti, non parlo degli iscritti ma di chi ci guarda da fuori
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IL CICLISMO è CREDIBILE XD
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Secondo me più di uno ha dei problemi su questo forum, e me ne dispiaccio.
Comunque sembra che fosse proprio impossibile correre forzando l'andatura: lo spettatore si incazza... lo so, incazziamoci pure con Emiliano, Vendola o chi per essi, ma non con Vegni o con i corridori che comunque hanno salvato il salvabile.
Cosa salviamo, dunque? Il finale che è stato carino.
P.S.: Matthews voleva fermarsi? Ci avrebbe fatto un favore
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L'Alan Shearer de TikTok
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Che ha detto Beppe Conti? Ho visto solo ora il finale della tappa, volata falsata ma bel numero finale di Bouhanni anche se forse Nizzolo se fosse riuscito a stargli a ruota dopo l'ultima curva lo avrebbe rimontato.
Indecente che una delle corse più importanti del mondo si corra in certe condizioni.
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13-05-2014, 07:54 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-05-2014, 07:55 PM da Giugurta.)
Beppe Conti ha detto che si doveva correre come una tappa normale, con attacchi e contrattacchi.
Però è comprensibile che nel ciclismo odierno gli uomini soprattutto di classifica non abbiano voglia di rischiare vita e clavicole .
Ma beppe conti voleva anche che facessero il turchino alla Sanremo 2013
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Finalmente vedo due persone nel forum che prima si insultano ma poi capiscono e fanno pace (e il tutto in pochissimo tempo, complimenti ad entrambi).
Discorso Giro, ok l'asfato è scivoloso ma in qualche modo si doveva evitare questa figuraccia. Dite che l'anno cambiato da poco quindi eviterei di incolpare il sindaco di Bari (o chi si occupa delle strade), si potrebbe far notare che era meglio usare un'asfalto meno scivoloso ma se è usanza usare quello (o c'è solo quello, o per le auto è meglio quello bla bla bla) non ci sono problemi. Quindi i colpevoli sono solo 2, direzione corsa e squadre. La direzione doveva avvisare che questa tipologia di asfalto era molto scivolosa in caso di pioggia (anche lieve), se non lo hanno fatto la colpa principale è loro. Se invece hanno avvisato le squadre la colpa è di quest'ultimi, perchè con la loro esperienza dovevano prendere accorgimenti, non lo so tipo usare gomme da pioggia (si le mie terminologie sono molto scadenti) o modificare la pressione ecc.
In conclusione il Giro ha fatto una bella figura barbina, speriamo di non vedere piu certe scene.
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Nacer Bouhanni: «Sono contentissimo, ma che paura».
Nacer Bouhanni commenta così la sua vittoria odierna: «Sono contentissimo, a due giri dall’arrivo non credevo di potercela fare perché sono stato appiedato da una foratura ma sono stato supportato da una grande squadra che mi ha riportato davanti in tempo per sprintare. Ho rischiato di cadere 2-3 volte, nel finale sembrava davvero di essere sul ghiaccio ma ho dato il massimo per vincere. L'ultimo giro la strada era scivolosa, abbiamo corso numerosi rischi ma fanno parte della gara. Neutralizzare parte della corsa è stato un peccato, perché il Giro va onorato, ma in effetti ci siamo trovati in condizioni limite. All'ultima curva la ruota posteriore mi è girata a vuoto, ma poi ho recuperato. Sono felice».
Neutralizzazione, i commenti del dopo tappa
Al termine della tappa odierna il direttore della corsa rosa Mauro Vegni ha spiegato ai microfoni di Raisport perché ha deciso di neutralizzare l’ultimo giro in programma: «Penso che la situazione sia stata gestita al meglio, evitando rischi per l’incolumità degli atleti e salvaguardando lo spettacolo. Ho parlato con i corridori e mantenuto i patti, abbiamo deciso insieme dopo aver valutato quanto la strada fosse scivolosa».
D’accordo con Vegni gli atleti intervenuti al "Processo alla Tappa".
Michael Matthews (Orica GreenEdge): «La strada era davvero scivolosa, con gli altri uomini di classifica volevamo rischiare il meno possibile così abbiamo parlato con gli organizzatori per trovare una soluzione. Se avete visto un po’ di confusione è perché quando stava iniziando a piovere c’era chi voleva fermarsi sotto il traguardo e chi preferiva proseguire ad andatura regolare. Alla fine, tra tutte le lingue che si parlano in gruppo, ci siamo capiti e siamo stati tutti d’accordo sulla decisione presa».
Alessandro Petacchi (Omega Quick Step): «La corsa l’abbiamo fatta, non ci siamo tirati indietro anche se avevamo paura. L’ultimo giro non si stava più in piedi, se fossimo partiti forte fin da subito avremmo visto gente con le gambe all’aria ben prima del finale. Ho parlato con Velo e Vegni e alla fine personalmente mi è dispiaciuto che siano stati tolti gli abbuoni perché oggi avevo in mente di fare la volata (in caso di vittoria avrebbe vestito la maglia rosa, ndr) ma è stata la scelta più sensata. In macchina o davanti alla tv è facile giudicare, vi assicuro che era difficile stare in piedi. E visto che come dicono tutti sono vecchio e un po’ di corse le ho vissute sapevo che sarebbero caduti. Purtroppo non mi sono sbagliato, anche perché bisogna dire che Ratto non ha fatto una grande curva».
Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing): «Mettere d’accordo 200 teste non è semplice, alla fine si è delineato lo scenario migliore che potessimo augurarci considerato il tempo e com’era disegnato il finale. Noi sprinter abbiamo fatto il nostro lavoro, non ha senso criticarci per l’andatura che abbiamo mantenuto nella prima parte di gara. Anche nei paesini percorsi prima del circuito si scivolava parecchio».
Elia Viviani (Cannondale): «Siamo qui per correre in bici, il rischio fa parte del nostro mestiere. Ritengo che la decisione presa dalla giuria sia stata saggia perché ha ristretto il numero di atleti per il finale. La scivolata dei miei compagni non ci voleva, considerando che sono caduto anche io ai -3 km arrivare nei 10 in un finale così è già un successo. Secondo me non ha senso fare polemica».
Roberto Ferrari (Lampre Merida): «La tappa era disegnata così, abbiamo usato il buonsenso. L’asfalto era molto scivoloso, le cadute hanno condizionato la volata. Peccato per l’ennesimo piazzamento, speravo in qualcosa di più».
Sonny Colbrelli (Bardiani CSF): «Peccato perché sia io che Ruffoni eravamo messi bene nel finale. Sono stato letteralmente falciato da altri atleti scivolati».
Simone Ponzi (Neri Sottoli): «Non si stava in bicicletta, abbiamo provato comunque a dare spettacolo, sfortuna vuole che diluviasse proprio sul finale. È stato molto pericoloso, sono contento di essermelo messo alle spalle».
Michele Scarponi (Astana): «La tappa è stata tappa breve, abbiamo preso un po’ d’acqua, ma non abbiamo preso troppi rischi. Speriamo il tempo migliori per le prossime giornate».
Luca Paolini (Katusha): «Siamo stati sfortunati per il tempo, le strade erano scivolose. Noi e le altre squadre che vogliono salvaguardare la classifica generale abbiamo chiesto di verificare la sicurezza del circuito finale e la neutralizzazione all’ultimo giro. L’organizzazione ci ha ascoltato. Per i prossimi giorni ci aspetta ancora acqua? Mantelline e guanti lunghi sono sempre pronti».
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No aspè, gli uomini di classifica non avevano paura di rischiare la clavicola, ma proprio la classifica. Le tappe sono tutte valide alla fine del Giro, se un corridore ha paura di andare troppo forte può anche andare più piano, niente lo impedisce. Perderà tempo da chi ha voluto rischiare ma sono affari suoi
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Guardate Mezgec, lui ha frenato in curva e ha perso, lo sport è questo. Se volessimo rendere veramente sicuro il ciclismo niente volate, niente discese, solo cronoscalate. Le condizioni di sicurezza devono stabilirle i corridori per se stessi, non Paolini per tutti
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D'accordissimo con Gersh, la corsa è corsa, al Tour se piovesse non credo neutralizzerebbero la tappa con il pavè. Non ti fidi delle strade del Giro? Vai al California e prepari con calma il Tour, non fai una pagliacciata come quella di oggi assolutamente irrispettosa nei confronti degli spettatori. Se proprio neutralizza solo l'ultimo giro, tutta la corsa è ridicolo.
Poi a me pare scandaloso che siano i corridori a dettare le regole, il percorso già si sapeva con i relativi rischi, la retorica del Processo poi è veramente disgustosa...
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L'asfalto nuovo quando si bagna le prime volte è molto scivoloso (anche al nord eh). Hanno fatto bene a neutralizzare la tappa, anche se avrei lasciato gli abbuoni, premiare chi lotta per vincere deve essere giusto.
E fra tutti calmiamo gli ormoni e rispondiamo (e scriviamo) civilmente senza minacce o proclami che non servono a nulla, io sono nel forum da una vita e non vorrei vederlo rovinato per comportamenti infantili, sfoghi personali (o ego smisurati).
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In tutti questi anni di Giro non ho mai capito questa cosa: perchè in alcuni posti (soprattutto al Sud, ma non solo e comunque non è per fare distinzioni Nord/Sud) appena scendono due gocce diventa una lastra ed è impraticabile. Mentre altrove, pur non essendo a tutti gli effetti drenante, regge molto bene.
Non penso si tratti di asfalto più o meno economico, ma penso dipenda dalle condizioni del suolo/sottosuolo...
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C'è poco da girarci intorno, secondo me, le condizioni odierne erano pessime e per giudicare in modo oggettivo avremmo dovuto essere là
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