09-05-2023, 09:46 AM
Da anni, ormai, mi ritrovo a discutere con gente che scassa il cazzo dicendo che i Giri dei primi anni 2000 fossero sagre paesane a cui partecipavano solamente gli italiani (manco vero).
Addirittura, una volta, una tizio mi disse che se avesse partecipato BELOKI avrebbe vinto tipo Basso 2006. Peccato che Rumsas, che andava come Beloki al Tour 2002, venne ribaltato da Simoni al Giro 2003.
Ma al di là di quello, siamo onesti, è grazie a quelle sagre paesane che il 90% di noi si è appassionata al ciclismo.
Grazie a San Pellegrino in Alpe + Abetone, Briançon 2000, Fedaia + Pordoi, Mottarone, Folgaria, Faenza, Vicoforte-Chianale, Falzes, Finestre, Briançon 2007, Tre Cime ecc...
Ciclismo dall'aura ancora genuina e artigianale, contro quello già artefatto dei Tour de France di Armstrong, antesignani dell'epoca Sky-Froome.
Un ciclismo fatto da corridori e uomini veri, al contrario di figure semi-astratte come Jai Hindley. Una roba tipo Faenza 2003 vale più di tutte le tappe del Giro 2022 messe insieme.
Addirittura, una volta, una tizio mi disse che se avesse partecipato BELOKI avrebbe vinto tipo Basso 2006. Peccato che Rumsas, che andava come Beloki al Tour 2002, venne ribaltato da Simoni al Giro 2003.
Ma al di là di quello, siamo onesti, è grazie a quelle sagre paesane che il 90% di noi si è appassionata al ciclismo.
Grazie a San Pellegrino in Alpe + Abetone, Briançon 2000, Fedaia + Pordoi, Mottarone, Folgaria, Faenza, Vicoforte-Chianale, Falzes, Finestre, Briançon 2007, Tre Cime ecc...
Ciclismo dall'aura ancora genuina e artigianale, contro quello già artefatto dei Tour de France di Armstrong, antesignani dell'epoca Sky-Froome.
Un ciclismo fatto da corridori e uomini veri, al contrario di figure semi-astratte come Jai Hindley. Una roba tipo Faenza 2003 vale più di tutte le tappe del Giro 2022 messe insieme.