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W le sagre paesane
#41
Mazza ma correvano solo italiani e spagnoli?
Da quel punto di vista è una corsa più prestigiosa in epoca contemporanea
 
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#42
C'erano molti più italiani e molti più spagnoli, all'epoca.

E comunque Tonkov non aveva granché da invidiare a un Roglic e LeBlanc era certamente meglio di Almeida.
 
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#43
Sto finendo di riguardare Falzes.

Tonkov gran cagnaccio comunque, non molla mai.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#44


 
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#45
(21-05-2023, 11:28 AM)Andy Schleck Ha scritto: Mazza ma correvano solo italiani e spagnoli?
Da quel punto di vista è una corsa più prestigiosa in epoca contemporanea

Non direi
Ogni giorno una fuga bidone..  Facepalm
 
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#46
Sempre bello da vedere in bicicletta Gianni Bugno. 
 
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#47
Scusate se interrompo per un attimo il rewatch dei vecchi Giri...

Non so se se i Giri anni 90/inizio 2000 fossero di più alto livello: i vincitori (i vari Nibali, Froome, Quintana, Contador) sono stati quasi sempre degni anche in epoca recente. Sicuramente erano più divertenti, ma in generale era un ciclismo diverso.

Però è proprio sul discorso "sagra paesana" che mi voglio soffermare. Sagra paesana è visto come un insulto, un denigrare un Giro sicuramente più casareccio, ma alla fine è un gran complimento per i Giri di quegli anni.
Io mi chiedo come si faccia ad appassionarsi ad oggi a uno spettacolo aberrante come quello a cui stiamo assistendo. Ormai i (tele)spettatori, abituali e non, del Giro si dividono in due categorie: gli appassionati duri e puri del ciclismo che seguono pure il Giro del Rwanda, figuriamoci se non seguono il Giro d'Italia, e appassionati di una certa età che sono cresciuti e hanno vissuto con il mito del Giro e quindi continuano a seguirlo "per abitudine". Ma ad oggi è praticamente impossibile che nasca un nuovo appassionato perchè casualmente mette su Rai1 (o Rai2, non so nemmeno su che canale è :D) o perchè passa la carovana sotto casa sua: la vedo una cosa altamente improbabile.

Mi chiedo cosa cambia ormai tra un Giro di Catalogna o un Giro di Polonia e il Giro d'Italia: che la corsa rosa dura tre settimane, stop. E lo dico io da italiano, figuriamoci che passione e coinvolgimento può esserci all'estero. E' diventato una corsa senz'anima e questa è la cosa più brutta.
Fin da quando ero piccolo il Giro era visto come una festa nazional-popolare, con tutto un contorno di manifestazioni, di strombazzamento dei media e quant'altro, ora questo non c'è più. E mi dispiace perchè ogni volta che vado sulla strada la gente avrebbe voglia di innamorarsi del Giro.
Ora è semplicemente una corsa del World Tour...
 
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[+] A 1 utente piace il post di Hiko
#48
E guardiamoci 'sto tappone.
 
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#49
Forcing davvero notevole da parte di Di Grande.
 
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#50
Questo Gotti sarebbe un avversario tosto anche per Pantani.
 
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#51
Diciamo che Gotti anche senza errori di valutazione di Tonkov a Cervinia e senza caduta del russo nella tappa di Falzes, il Giro probabilmente lo vinceva. L'impressione è che sul Mortirolo ne abbia molta di più, ma voglia restituire al russo il favore dell'anno prima.

Tonkov è un grande corridore, ma non è Pantani in salita e non è Indurain o Rominger a crono. Per vincere un GT deve girargli quasi tutto alla perfezione, cosa che era accaduta nel '96, quando aveva avuto solamente un mezzo passaggio a vuoto sul Fedaia, e che non è successa in questo '97. Già il momento di appannamento sul Beigua doveva far capire che non era il Tonkov del '96.

Alla fine è andato veramente forte solamente a San Marino e sul Terminillo, terreno ideale per chi, come lui, sa spingere i lunghi rapporti.
 
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#52
Il tempo sul Mortirolo, di 2' superiore a quello del '96, considerando che la tappa di quest'anno è un po' meno dura rispetto a quella dello scorso, è sintomo che l'impressione su Tonkov è corretta. E' arrivato al Giro in pompa magna dopo aver vinto il Romandia, ma sulle salite più dure non ha il colpo di pedale del '96.
 
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#53
Tappa bella ma in qualche modo meno epica delle due precedenti, diversi protagonisti in meno e giochi ormai alla conclusione. 
Peccato che Bugno non sia riuscito a chiudere la cavalcata con la vittoria di tappa. 170 km. di fuga solitaria, comunque. Quando ha capito che non poteva farcela ha conservato qualcosa per dare una mano a Tonkov, sempre un eccellente e serio professionista. Pessimo il rapporto di Bugno con il Mortirolo. 
Il forcing di Di Grande è stato fin troppo eccezionale, circa tre chilometri a tutta che hanno stroncato Guerini, lasciato Tonkov con il fiato corto e avvertiti anche da Gotti, che pure aveva ancora margine. A riprova, il duo Tonkov - Gotti ha impiegato nella salita del Mortirolo due minuti in più rispetto al 1996... Stupisce meno così il rientro di Wladimir Belli, in una delle migliori prestazioni di una carriera che forse prometteva qualcosa in più. 

Cosa avrebbe fatto Pantani in questo Giro è ovviamente una domanda senza risposta. Forse non era ancora il Pantani 1998 / 1999, d'altra parte era Pantani, gamba che poteva crescere strada facendo e quella capacità di andare "over the top" che... Anche avversari difficili, tra l'altro, con un Gotti nel punto più alto della sua carriera e notevole in assoluto (averlo oggi un giovane come Gotti...). 


Results powered by FirstCycling.com



  1. Ivan Gotti: 98hr 29min 17sec
  2. Pavel Tonkov a 1min 27sec
  3. Giuseppe Guerini a 7min 40sec
  4. Nicola Miceli a 12min 20sec
  5. Serguei Gontchar a 12min 44sec
  6. Wladimir Belli a 12min 48sec
  7. Giuseppe Di Grande a 12min 54sec
  8. Marcos Serrano a 16min 7sec
  9. Stefano Garzelli a 18min 8sec
  10. José Luis Rubiera a 18min 56sec
 
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#54
Gonchar alla miglior prestazione in montagna proprio nella frazione più dura.

Considerando quanto va forte a cronometro, sembrerebbe mancargli poco per diventare un candidato credibile alla vittoria di un GT.
 
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#55
[Immagine: 800px-Giro_d%27Italia_1997_-_Bartali%2C_..._Moser.jpg]

E da domani sotto con il '98.

La startlist: https://firstcycling.com/race.php?r=13&y=1998&k=8

Confermati tutti i protagonisti del '97 (Gotti, Tonkov, Guerini, Miceli), torna Pantani, c'è Bartoli che vorrebbe fare classifica (da ricordare che nel '95 fu 9° alla Vuelta di Jalabert) e c'è anche Zulle che arriva da due successi consecutivi alla Vuelta.

Attendiamo OldGibi per l'analisi del percorso.
 
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#56
La ricostruzione di Mauro del Giro 1998 su La Flamme Rouge è disponibile, domani presento il percorso. 

Mi sono sinceramente divertito a seguire il Giro 1997, un conto è ricordare approssimativamente come è andata, un altro è rivedere per intero le cronache disponibili: si torna davvero dentro la gara! Un'altra storia, una percezione ben diversa e più approfondita. 
Capisco che ci vuole tempo ma ne vale davvero la pena! 





 
 
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#57
Giro molto piacevole da guardare nonostante dal tracciato sembrasse poca roba. Ho imparato molto dato che conoscevo solo la tappa di Cervinia.

Gotti aveva un'ottima gamba ed era il migliore, ha vinto bene e probabilmente, dalle sensazioni visive, avrebbe potuto vincere ancora meglio attaccando sul Mortirolo, ma non ne aveva bisogno.

Tonkov ha avuto alcuni inconvenienti ed ha sbagliato tatticamente sul Saint Pantaleon, però nel complesso è stato inferiore in salita e solo poco superiore a cronometro.

Interessante vedere anche le prime belle prestazioni di quelli che saranno i protagonisti negli anni seguenti.
 
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[+] A 1 utente piace il post di samuxsafe
#58
Il Giro d'Italia 1998, 81ma edizione, si svolse da sabato 16 maggio a domenica 7 giugno, senza giorni di riposo (!), con un prologo e 22 tappe, per oltre 3.800 chilometri. 
Direttore del Giro sempre l'avv.to Castellano. Dopo cinque edizioni Mediaset si ritorna in casa RAI, con una impostazione rinnovata, sulla linea sviluppata da Mediaset, dopo tanti anni in cui la tv di stato aveva di fatto mortificato il Giro. Esordio di Davide Cassani accanto all'eterno Adriano De Zan. 
Percorso alquanto sbilanciato, con una lunghissima sequenza di tappe non incisive prima di arrivare alle tappe di montagna rilevanti. Praticamente assenti le tappe collinari. Discreto il chilometraggio a cronometro ma bilanciato robustamente da tappe di montagna in grado di creare distacchi significativi. 



Prologo
[Immagine: 1998-001prologo.png]


Tappa 01
[Immagine: 1998-01.png]


Tappa 02
[Immagine: 1998-02.png]

Arrivo con i tre capi della Sanremo, con Capo Berta molto vicino all'arrivo di Imperia. Tappa aperta, possibile la fuga come una volata con gruppo selezionato, o magari spazio per un colpo di mano dal trampolino del Berta. 


Tappa 03
[Immagine: 1998-03.png]


Tappa 04
[Immagine: 1998-04.png]

Finale mosso con pendenze molto pedalabili. 


Tappa 05
[Immagine: 1998-05.png]

Finale sulle nervose strade dei Castelli Romani. 


Tappa 06
[Immagine: 1998-06.png]

Lunghissimo il trasferimento da Frascati a Maddaloni. Tipico percorso di media montagna con pendenze pedalabili prima dell'arrivo a Lago Laceno, senza un chilometraggio elevato. 


Tappa 07
[Immagine: 1998-07.png]

Tappa molto lunga e nervosa, che potrebbe diventare impegnativa e richiedere ottimo fondo in caso di gara intensa, come potrebbe sonnacchiare lasciando spazio alla fuga. In ogni caso, tutto molto pedalabile. 


Tappa 08
[Immagine: 1998-08.png]


Tappa 09
[Immagine: 1998-09.png]


Tappa 10
[Immagine: 1998-10.png]


Siamo praticamente a metà Giro e difficilmente si saranno viste azioni interessanti per la generale, salvo qualche eventuale sprazzo a Lago Laceno, senza nemmeno una cronometro a dare qualche riferimento. Davvero poco, con nessuna attenzione ai week end televisivi. 
 
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#59
Molte tappe pensate per Bartoli.

Il ritorno sulla Rai, probabilmente, ha inciso sulla mancanza di tappe interessanti nei weekend televisivi.
 
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#60
Tappa 11
[Immagine: 1998-11.png]

Tappa da scaramucce per gli uomini di classifica, più volitive se ci si giocherà la vittoria. 


Tappa 12
[Immagine: 1998-12.png]


Tappa 13
[Immagine: 1998-13.png]

Strappo significativo a due passi dal traguardo, probabilmente di riferimento per la fuga ma che richiederà attenzione (insieme alla discesa) anche da parte dei big. 


Tappa 14
[Immagine: 1998-14.png]

[Immagine: 1998-14a.png]

Unipuerto con salita finale impegnativa, che muoverà sicuramente anche la classifica generale (arrivati al penultimo sabato era anche ora...). 


Tappa 15
[Immagine: 1998-15.png]

Week end della seconda settimana che si chiude con una delle due cronometro, non lunghissima e con un muro (km. 1,4 al 11,3%) nella prima parte. 


Tappa 16
[Immagine: 1998-16.png]

L'altopiano di Asiago fa da preludio al trittico in alta montagna. 
 
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